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Puccini online

Area Riservata

Haenisch Natalie

insegnante

Cantù Turina Giuditta

Figlia di un agiato commerciante e della nobile Carolina Sopransi. Nel 1819 aveva sposato il facoltoso imprenditore Ferdinando Turina (Casalbuttano, 1795 - Milano, 1869), dal quale non aveva avuto figli. Incontrò Bellini a Genova nell’aprile del 1828, in occasione della rappresentazione dell’opera Bianca e Fernando, e con il musicista intrecciò una relazione sentimentale, che si sarebbe interrotta nel 1833.

Consul Giuseppe

Appaltatore del Teatro Regio e del Teatro Carignao di Torino dalla primavera 1833 al 1838. 

Barbò Giacomo

Conte di Castelmorano. Coltivatore all’avanguardia nell’allevamento dei bachi da seta. Musicista dilettante, fu autore dei Cenni illustrativi sulla nuova opera seria “La Straniera”, pubblicati a Milano da Bianchi nel 1829.

Redi Carlo

Impresario teatrale. Nella stagione 1835 fu l'appaltatore del Teatro Comunale di Bologna.

Chapí y Lorente Ruperto

compositore

Compositore spagnolo. Grazie a una borsa di studio del governo spagnolo studiò a Roma, Milano e Parigi. Scrisse più di cento zarzuelas, di cui due furono rappresentate nel 1896 al Teatro Costanzi di Roma. La suite La corte de Granada: fantasia morisca è tuittora eseguita.

Mariani Luciano

Creatore della parte del conte Rodolfo nella prima rappresentazione della Sonnambula. il 6 marzo 1831 al Teatro Carcano di Milano.

Pacini Antonio

compositore

Duport Louis-Antoine

Ballerino e coreografo, aveva operato a Parigi, San Pietroburgo, Napoli e Vienna; qui nel 1830 aveva affiancato Domenico Barbaja nella gestione del Teatro della Porta di Carinzia (Kärntnertortheater). Nel 1836 ritornò a Parigi e si ritirò dall’attività artistica.

Gottardi Teodoro

Nel giugno 1832 aveva assunto l’appalto del Teatro alla Scala. Gottardi aveva ottenuto il contratto grazie alle garanzie del duca Visconti di Modrone, che l’anno successivo rilevò personalmente l’impresa della Scala.

Bertuzzi Luigi

Originario di Piacenza, si trasferì a Milano nel 1805, lavorando per breve tempo alle dipendenze di Giovanni Ricordi e in seguito aprendo un'attività di copista musicale e di commercio di strumenti musicali in Contrada Santa Margherita 1127-28, accanto quindi alla sede di Ricordi, situata nella stessa strada al numero 1118. Poco prima del 1820 divenne anche editore, pubblicando edizioni graficamente ben curate. Entro il 1840 aveva già pubblicato circa duemila numeri di catalogo. Tentò senza successo una fusione con la casa editrice di Francesco Lucca, diretta concorrente di Ricordi. L'impresa durò solo alcuni mesi, e nel 1847 fu assorbito da Lucca che ne comprò l'intero fondo.

Tacchinardi Fanny

Figlia del tenore Nicola, nel 1830 aveva sposato il compositore Giuseppe Persiani. Cantò la parte di Amina in Sonnambula al Teatro Carcano di Milano nella Stagione d’Autunno del 1833 e nello stesso ruolo debuttò nel 1837 al Théâtre Italien di Parigi. Il 27 settembre 1834 si esibì ne I Capuleti e i Montecchi al Teatro di San Carlo, dove nel 1835 tenne il ruolo della protagonista nella prima rappresentazione di Lucia di Lammermoor.

Calvari Winter Berardo

I suoi dati anagrafici non sono noti con precisione, ma sarebbe nato a Napoli intorno al 1790, e morto dopo il 1850. Attivo dal 1815 nei principali teatri italiani. Fu creatore del ruolo di Alamar nell’opera di Meyerbeer L’esule di Granata (Teatro alla Scala, 12 marzo 1822) e di quello di Settimio ne L’esule di Roma di Donizetti (Teatro San Carlo, Napoli, 1 gennaio 1828). Prese parte a diversi allestimenti belliniani del Teatro San Carlo – Bianca e Gernando (1829), La straniera (1830), Beatrice di Tenda (1834) – nonché alla messinscena de I Capuleti e i Montecchi che si diede al Teatro Ricciardi di Bergamo l’11 agosto 1835.

Pedrazzi Francesco

I dati biografici sono incerti. Nacque intorno al 1802 e morì dopo il 1850. Tenne i ruoli di Arturo nella Straniera (Genova, Teatro Carlo Felice, 17 gennaio 1831), di Tebaldo nei Capuleti e i Montecchi (Bologna, Teatro Comunale, 27 ottobre 1832), di Elvino in Sonnambula (Milano, Teatro Carcano, Stagione di primavera 1834). Fu anche Gennaro nella prima rappresentazione di Lucrezia Borgia di Donizetti il 26 dicembre 1833 alla Scala.

Zamboni Giacomo

Copista del Teatro La Fenice. In tale veste deteneva la proprietà delle partiture che vi si eseguivano.

Laporte Pierre-François

impresario

Attore al Théâtre du Vaudeville di Parigi dal 1822 al 1826, a Bruxelles nel 1823, si trasferì a Londra dal 1824, prima come attore al teatro di Drury Lane e a Haymarket, in seguito come impresario e direttore del King's Theatre, dove rimase fino agli inizi degli anni quaranta.

Curioni Alberico

Si ignorano i dettagli della sua nascita, dei suoi studi e del suo debutto, ma il necrologio di Alberico Curioni comparso sulla Gazzetta musicale di Milano  nel 1875 sostiene che morì all'età di 88 anni. Certamente nella stagione di Carnevale 1814-15 fu ingaggiato dal teatro Apollo di Roma per il Tancredi di Rossini, il quale - in una sua lettera del 1818 - lo definì un buon tenore. Nel 1822 fu scritturato al King's Theatre di Londra, rimanendovi fino al 1831. Tornato in Italia nel 1832 partecipò alla Fenice di Venezia alla prima di Norma e di Beatrice di Tenda accanto a Giuditta Pasta.

Tosi Adelaide

Debuttò alla Scala il 26 aprile 1820 nel ruolo di Ippolito nella Fedra di Simone Mayr. Avrebbe dovuto sostenere il ruolo di Bianca nella prima rappresentazione di Bianca e Gernando di Bellini, ma a causa dello slittamento della data della messinscena era stata sostituita da Henriette Méric Lalande. Sostenne però lo stesso ruolo il 7 aprile 1828 nella versione dell’opera predisposta da Bellini per l’inaugurazione del Teatro Carlo Felice a Genova, dove tornò poco dopo con Le siège de Corinthe di Rossini. Svolse la maggior parte della carriera a Napoli, dove cantò in numerose prime rappresentazioni donizettiane al Teatro San Carlo, e dove dopo aver sposato il conte Lucchesi Palli si ritirò dalle scene.

Visconti di Modrone Carlo

Nel 1832 il duca Visconti di Modrone fornì a Teodoro Gottardi le necessarie garanzie finanziarie per ottenere il contratto di appalto della Scala. Nel 1833, a causa della problematica gestione di Gottardi, il duca gli subentrò nel ruolo, restituendo al teatro stagioni all'altezza della sua fama grazie anche alla presenza di artisti di vaglia come Maria Malibran. Alla sua morte, nel 1836, l'impresa passò al figlio Uberto che la cedette rapidamente a Bartolomeo Merelli e Carlo Balocchino.

Girard Bernardo

editore

Editore musicale. Il padre Giuseppe, di origini ginevrine, nel 1809 aveva avviato a Napoli una copisteria di musica, che nel 1817 aveva acquisito lo status di “Calcografia e Copisteria de’ Reali Teatri” della città partenopea. Nel 1824 ne assunse la direzione Guglielmo Cottrau; questi nel 1827 entrò come socio nella ditta, rilevandone un terzo, ma non volle apporre il proprio nome alla ragione sociale dell’azienda, che assunse la denominazione “Stabilimento musicale B. Girard & C”.

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