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Antonio Pacini

Persona

compositore

, Napoli / , Parigi, Francia


Biografia   

Dopo gli studi musicali a Napoli – si era trasferito a Parigi imponendosi come uno dei principali editori musicali della capitale francese.


...Esordì come editore di musica nell’anno in cui rinunciò al teatro, 1808. Con l’amico Felice Blangini, violoncellista e compositore, creò il Journal des Troubadours, un mensile venduto su abbonamento e a fascicoli separati, e «composto di due romanze francesi nuove e di un’aria italiana», con accompagnamento di pianoforte, lira, chitarra (Journal des Troubadours, I [1808], n.1). Pubblicato e venduto dapprima nel negozio di musica di «Mons.r de Momigny, boulevard Poissonnière, près de la rue du faubourg Montmartre, n° 20», il giornale appartenne per metà a Pacini e per metà a Blangini; il 1° gennaio 1811 quest’ultimo cedette la sua quota a Jean-Baptiste-Pierre Lélu, associato di Pacini dal 13 settembre 1810 nella gestione del negozio di musica «Aux Troubadours», «boulevard des Italiens, n° 8, près la rue de Cérutti» (ibid., VI [1814], n. 8). L’arpista e compositore Charles Bochsa si unì per un breve periodo alla società, sciolta nell’aprile 1811. Rimasto proprietà di Lélu, il Journal des Troubadours uscì fino al 1815.



Sin dal 1811 Pacini pubblicava in proprio nel suo domicilio, Rue de la Concorde 12, ribattezzata Rue Favart nello stesso anno. Convinto dell’importanza della stampa per la diffusione della musica, ne sfruttò i vantaggi in vari modi. Continuò a pubblicare riviste mensili: Le Troubadour ambulant, «giornale per la lira o la chitarra» (1817-29, 48 romanze e 12 pezzi all’anno), L’Écho lyrique, «giornale di canto con pianoforte» (1827-30, 24 romanze e 12 pezzi italiani)....

fonte: Treccani.it

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