Pietro Zeni
Persona
tenore
, Riomaggiore, La Spezia / , Milano
Biografia
Pietro Zeni nasce a Riomaggiore (La Spezia) il 24 ottobre 1870, figlio secondogenito di Placido e di Teresa Guiducci.
Il padre, proveniente da Vezzano (entroterra di Carrara) è un minatore che per motivi di lavoro si è trasferito in Liguria in occasione della realizzazione delle gallerie della ferrovia Pisa-Genova-Ventimiglia.
Negli anni '80 la famiglia Zeni si sposta a Bordighera per gli stessi motivi, e qui Pietro cresce e inizia a lavorare quale umile "bocia" di muratore.
Un giorno del 1888 lo studioso inglese Clarence Bicknell sente per caso il giovane cantare, mentre è impegnato nel cantiere di lavoro; colpito dalla bellezza della voce dello Zeni, Bicknell lo fa studiare, a proprie spese, da privatista a Milano ove si diploma a pieni voti presso il Conservatorio.
Il giovane tenore Pietro Zeni debutta con successo alla Scala e inizia una brillante carriera che lo porterà a calcare i palcoscenici dei più importanti e celebri teatri d'Italia e all'estero, in particolare in Spagna e in America, con Caruso e grande come Caruso.
Il 1° gennaio 1898 è il protagonista in Prima assoluta al Teatro Regio di Torino di "Ero e Leandro" di Luigi Mancinelli, sotto la direzione di Arturo Toscanini.
Lo stesso anno canta a Genova nella "Manon Lescaut" e nella "Boheme".
Il 17 gennaio 1901 è il protagonista al Teatro Carlo Felice di Genova dell'opera "Le maschere" di Mascagni. Nel 1903 al Comunale di Bologna veste i panni di Maurizio di Sassonia nell' "Adriana Lecouvreur" di Cilea; seguiranno Venezia, Roma, Firenze, Napoli e poi, al culmine della carriera, fu interprete all'Arena di Verona de "Il figliol prodigo" di Amilcare Ponchielli: 10 rappresentazioni dal 31 luglio al 24 agosto del 1919.
Intanto il 17 maggio 1898 sposa a Milano la signora Dalide Scaglioni dalla quale avrà tre figli: Placido, Elsa e Irma.
Nel 1903 acquista a Bordighera un terreno in Piazza Mazzini, nei pressi del passaggio a livello della ferrovia, terreno che darà in locazione nel 1911, per 27 anni al canone di lire mille annue, ai suoi amici e concittadini Gaetano (Nino) Albertieri commerciante di strumenti musicali, Vincenzo Manzoni e Angelo Ferrando.
Nell'anno successivo i tre locatari, a loro spese, sul terreno del tenore, fanno edificare su progetto degli architetti Tettamanzi e Mainetti il Teatro Pietro Zeni.
Il Teatro nato per l'opera lirica ha ospitato spettacoli di prosa, rivista, operette, varietà; successivamente è stato attrezzato per il cinematografo e lo "skating".
Dopo anni di utilizzo quasi esclusivamente cinematografico è stato trasformato in locale da ballo.
Il tenore Pietro Zeni trasferitosi a Milano nel 1898, ove morì il 20 gennaio 1932, tornava sempre volentieri in Liguria a Bordighera ove aveva i suoi amici di gioventù, con i quali era lieto di trascorrere intervalli di riposo tra i tanti successi operistici ottenuti in tutto il mondo.
fonte: bordighera.net