Albergamo Giuseppe
fotografo
Palermo, Via Libertà
Oltre alla fotografia amava la musica, la letteratura e il teatro. Più volte premiato durante le esposizioni campionarie, era maestro colorista (l'arte di colorare a mano le foto in bianco e nero) e precursore delle moderne tecniche di fotomontaggio. Nel 1923 vince il 1° premio all’Esposizione del Progresso Industriale a Roma e all’Exposition International du Progés Moderne a Parigi. Dal 1930 al 1960 è affiancato dal figlio Francesco.
Negli ultimi anni di vita distrugge gran parte delle sue lastre e dei suoi apparecchi, deluso dal cambiamento della fotografia e dalle nuove tecnologie. Grazie però al nipote Gaetano Albergamo, i pezzi rimasti sono stati salvati dall'oblio e donati al Comune di Gangi, che dedica un piccolo museo alla memoria dell'illustre concittadino a Palazzo Sgadari.