Fidanza Francesco
fotografo
Indirizzo:
Varese, Piazza Cacciatori delle Alpi 63
Varese, Corso Vitt.Emanuele 42 (1881)
Varese: Corso Vittorio Emanuele 53 (1890)
Filiali: Arona, Como
Francesco Fidanza nasce a Varese il 29 febbraio 1848 da Eugenio, disegnatore di ricami e poi fotografo, e da Elisabetta Crespi. Dopo il ritiro di Eugenio, verosimilmente verso il 1876, Francesco gestisce la ditta in autonomia operando presso lo studio in piazza Cacciatori delle Alpi 63 e le filiali di Arona e di Como.
Dal settembre del 1880 la ditta adotta "il nuovo sistema istantaneo, pel quale oltre all'aver notevolmente migliorata la esecuzione di ogni sorta di lavori, si pose in grado di poter ritrarre con certezza di riuscita i più irrequieti bambini" . Nel novembre del 1881 la sede di Varese si trasferisce in corso Vittorio Emanuele 42 (oggi corso Giacomo Matteotti) presso Casa De Grandi. Fidanza partecipa all'Esposizione Nazionale di Milano del 1881 con saggi fotografici e nel novembre del 1883 realizza altre vedute del Circondario di Varese. Nel 1886 prende parte all'Esposizione Regionale Varesina dove è premiato con medaglia d'argento del Ministero. Nell'aprile 1890 il laboratorio si sposta in corso Vittorio Emanuele 53, presso Casa Veratti. Nel 1901 è incaricato dal Comitato esecutivo della Esposizione Regionale Varesina di realizzare le fotografie delle lapidi romane e medievali esistenti nel circondario su segnalazione di Pierfranco Volontè; in contemporanea riprende anche monumenti e dipinti, da aggiungere alla serie da lui già eseguita e destinata alla imminente mostra (L'Esposizione 1901), durante la quale viene premiato dal Ministero con una medaglia d'argento dorato e diploma d'onore. Nel 1912 dona al Regio Archivio Fotografico di Brera la raccolta di fotografie di opere d'arte di Varese e del suo territorio da lui eseguite, in risposta all'auspicio formulato dal direttore della Pinacoteca, che "un'opera tanto preziosa per la buona causa dell'arte lombarda e specialmente per lo studio sull'arte del Rinascimento del Varesotto non andasse dispersa" (L'importanza 1912). Nel 1914 dona al Comune di Varese la "completa riproduzione fotografica delle opere d'arte del Varesotto. Le opere e i libri di sua proprietà vengono conservati alla Biblioteca Civica. . Nel 1920 si ritira dall'attività e nel suo stabilimento subentra Antonio Carnelli. Muore a Varese.