Riscoprire tesori musicali: l'Archivio Storico Ricordi e lo Studio Crisostomi

L'Archivio Storico Ricordi è custode di capolavori musicali e non solo, per il restauro e la corretta conservazione del patrimonio si rivolge allo Studio P. Crisostomi.

Immaginiamo di entrare in uno spazio dove ogni pagina, disegno o spartito racconta una storia, a volte anche segreti celati dal tempo. È l’officina dello Studio P. Crisostomi, dove restauratori esperti riportano in vita antichi manoscritti musicali e opere su carta, unendo passione e competenze per preservare un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Fondato nel 1983, lo Studio si dedica alla conservazione di libri, archivi e documenti, ma anche di opere d'arte su carta, fotografie storiche, globi antichi e molto altro. Questi esperti si occupano di restauro conservativo, che comprende trattamenti per codici antichi, miniature, documenti storici, e persino strumenti scientifici del passato. Il restauro non è solo “riparare”: significa anche studiare i materiali originali e scoprire come fermare o rallentare i segni del tempo, sia chimici che biologici, per prolungare la vita di queste testimonianze storiche.

Una delle collaborazioni più affascinanti è quella con l’Archivio Storico Ricordi, iniziata nel 2012. L’Archivio custodisce gioielli della storia musicale italiana: le partiture di compositori come Verdi, Puccini, Rossini e Bellini, insieme a bozzetti di scenografie, figurini di costumi e lettere private. Tutto questo materiale viene attentamente restaurato e protetto, anche per supportare l’archivio nel grande progetto di digitalizzazione che permette oggi di accedere a questi capolavori in formato digitale dal sito stesso dell’Archivio Storico Ricordi. 

L’operato dello Studio P. Crisostomi s.r.l. ha toccato con mano il lavoro dell’autore lucchese: dalle partiture autografe di tutte le sue opere (Le Villi, Edgar, Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West, Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi, Turandot), fino al materiale iconografico e amministrativo prodotto nelle fasi di allestimento delle rappresentazioni delle sue opere. Un caso unico che ha colpito i restauratori è stato quello degli autografi contenenti le opere liriche che Puccini consegnava manoscritte all’editore Ricordi. Sulle sue partiture autografe non mancano tracce del suo vissuto personale: macchie di caffè, bruciature di sigaretta, piccoli disegni e numerose correzioni. Spesso, Puccini usava pezzi di carta pentagrammata incollati sulle partiture per correggere note o passaggi: dietro questi ritagli, rimane una versione alternativa, una sorta di "idea nascosta". Questo modus operandi ha fatto sì che il compositore fosse noto per il suo "disordine creativo". Gli esperti hanno trovato in ognuno di questi documenti un piccolo scrigno, dove sotto le correzioni si celano le prime intuizioni del compositore, le indecisioni o i ripensamenti. Con tecniche avanzate come raggi infrarossi e ultravioletti, hanno potuto identificare e poi sollevare provvisoriamente questi ritagli, ricollocandoli nel manoscritto in modo che le due, o più versioni restino visibili e possano oggi essere osservate dagli studiosi.

Il restauro degli schizzi di Turandot ha portato alla luce due fogli in cui è visibile il calco della mano destra del compositore, che aveva premuto sulla carta impregnata per incollare le due pagine.

Questo è solo un esempio delle operazioni di restauro che comprendono anche la pulizia, la disinfezione e la deacidificazione dei materiali, la rimozione delle macchie e il ripristino delle rilegature. Inoltre, ogni pezzo viene collocato in speciali contenitori protettivi, ideati appositamente per la sua conservazione nel tempo.

Lo Studio P. Crisostomi, con il suo impegno e la sua perizia, dimostra come il restauro conservativo sia un viaggio nella storia, alla scoperta di un mondo che racconta le abitudini dei grandi artisti e della cultura che ci hanno lasciato in eredità.

Share