Ferdinando Barsotti
Persona
fotografo
Indirizzo:
Firenze, Via della Scala 26
Firenze, Via della Scala 4 (dal 1912)
Le vicende dello studio fotografico Barsotti prendono l’avvio nel 1885 quando Ferdinando (1871-1939), padre di Gino (1900-1985), entra come giovane apprendista nello stabilimento Brogi. In quel periodo Firenze con la presenza di premiate ditte come Alinari o, appunto, Brogi, godeva di un primato nell’industria fotografica, in gran parte connessa alle caratteristiche del luogo, città d’arte e meta di turismo internazionale: la riproduzione di capolavori delle gallerie, l’architettura e le arti applicate era stata da subito praticata dai laboratori fotografici.
Tra le conseguenze di tale scelta, l’obbligo della qualità, di una accuratezza manifatturiera, di produzione di medie dimensioni.
La fotografia partecipava a pieno titolo a questa catena, non solo come ramo autonomo, fornendo prodotti allineati a quel trend, dalla ricercata stampa “effetto bronzo” al più modesto “ricordo” turistico.
[...]
Le poche notizie che si hanno sono quelle fornite dall’anagrafe del Comune di Firenze, con l’inizio dell’attività nel 1893, integrate da una serie di segnalazioni tratte da repertori commerciali, bollettini e guide che confermano gli esordi e la presenza del laboratorio prima al n. 26 di Via della Scala, quindi dopo il 1912, al n. 4 della stessa, nei locali che Ferdinando aveva potuto acquistare e dove la ditta rimarrà nei successivi settant’anni.
Dall’insieme dei premi, delle segnalazioni e dei commenti si precisa fin da subito la scelta del campo nel quale il fotografo prevalentemente opererà.
Augusto Novelli, nel catalogo dell’Esposizione Fotografica Nazionale ed Internazionale di Firenze (1899) osserva che gli pare “discreto […] il gran quadro di fotografie applicate alla industria del Barsotti di Firenze.
"Mi sembra che in questo ramo l’arte nostra potrebbe favorire assai lo sviluppo del commercio, e il Barsotti fa benissimo a dedicarvisi con amore e intelletto”.
Biografia
Le vicende dello studio fotografico Barsotti prendono l’avvio nel 1885 quando Ferdinando, padre di Gino, entra come giovane apprendista nello stabilimento Brogi. In quel periodo Firenze con la presenza di premiate ditte come Alinari o, appunto, Brogi, godeva di un primato nell’industria fotografica, in gran parte connessa alle caratteristiche del luogo, città d’arte e meta di turismo internazionale: la riproduzione di capolavori delle gallerie, l’architettura e le arti applicate era stata da subito praticata dai laboratori fotografici.
Tra le conseguenze di tale scelta, l’obbligo della qualità, di una accuratezza manifatturiera, di produzione di medie dimensioni.
La fotografia partecipava a pieno titolo a questa catena, non solo come ramo autonomo, fornendo prodotti allineati a quel trend, dalla ricercata stampa “effetto bronzo” al più modesto “ricordo” turistico.
[...]
Le poche notizie che si hanno sono quelle fornite dall’anagrafe del Comune di Firenze, con l’inizio dell’attività nel 1893, integrate da una serie di segnalazioni tratte da repertori commerciali, bollettini e guide che confermano gli esordi e la presenza del laboratorio prima al n. 26 di Via della Scala, quindi dopo il 1912, al n. 4 della stessa, nei locali che Ferdinando aveva potuto acquistare e dove la ditta rimarrà nei successivi settant’anni.
Dall’insieme dei premi, delle segnalazioni e dei commenti si precisa fin da subito la scelta del campo nel quale il fotografo prevalentemente opererà.
Augusto Novelli, nel catalogo dell’Esposizione Fotografica Nazionale ed Internazionale di Firenze (1899) osserva che gli pare “discreto […] il gran quadro di fotografie applicate alla industria del Barsotti di Firenze.
"Mi sembra che in questo ramo l’arte nostra potrebbe favorire assai lo sviluppo del commercio, e il Barsotti fa benissimo a dedicarvisi con amore e intelletto”.
fonte: archivitoscana.it
Lo studio fotografico di Ferdinando Barsotti (1871-1939) e del figlio Gino (1900-1985) fu uno dei più noti a Firenze tra fine Ottocento e lungo tutto il corso del Novecento, per aver avuto numerose committenze sia da parte di professionisti (ingegneri, architetti, imprese edili), sia da parte di enti pubblici e privati.
fonte: archivi.unifi.it
NEONATO VERIFICATO