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Marino Zuccheri

Persona

pittore

, Dignano d'Istria-> Dignano, Croazia / , Arese, Milano


Biografia   

Marino Zuccheri
tecnico del suono
Dignano d'Istria, Pola, 28/02/1923 - Arese, Milano, 10/03/2005

Viene assunto nel 1942 alla sede dell'EIAR di Bologna come tecnico. Chiamato alle armi, dopo la guerra viene riassunto e destinato alla sede RAI di Milano dove incontra Luciano Berio. Il suo contributo è fondamentale per la nascita e lo sviluppo dello Studio di Fonologia Musicale, presso il quale lavora fino al 1983. La sua stretta collaborazione con i compositori impegnati presso lo Studio, soprattutto Berio, Maderna e Nono, dà vita a lavori di straordinario interesse. Collabora nel 1967 con Emilio Vedova per l'allestimento al padiglione italiano dell'Expo di Montreal. Presta alcune consulenze a Casa Ricordi e al Teatro di Stoccarda per la "Settimana Luigi Nono" del 1993.

(Patrizia Luppi)

fonte: fonologia.lim.di.unimi.it


Marino Zuccheri nasce a Dignano d’Istria (Pola) il 28 febbraio 1923 da Lorenzo e Pasqua Bendoricchio, primo di tre fratelli.
Seguendo lo zio Tommaso Caenazzo, che lo aveva preso da ragazzo sotto la sua ala protettiva e frequentando la sua grande biblioteca con immensa curiosità ed interesse, si erano sviluppate in lui spiccate attitudini artistiche che lo avevano portato a frequentare l’Accademia delle Belle Arti triestina, ottenendo ottimi risultati, con buone critiche e numerosi premi in varie esposizioni.
Conseguito nel frattempo anche il Diploma di Tecnico, con specializzazione di Radiotelegrafista, entra nel 1942 all’EIAR di Bologna, ma per breve tempo a causa dello scoppio della guerra che lo coinvolge obbligatoriamente nelle truppe dei giovani arruolati, prima come soldato di leva, ufficiale marconista e poi partigiano.
Nel 1951 sposa Giustina Negri, per tutti Tina, grande amore di tutta la vita da cui ha due figlie: Giuliana e Marilena che gli hanno dato sei nipoti.
Nel 1950 giunge alla sede RAI di Milano, dove ben presto passa dalla Radiofonia all’avventura dello Studio di Fonologia Musicale fondato da Luciano Berio e Bruno Maderna nel 1955.
In qualità di tecnico principale dello Studio di Fonologia, Zuccheri ebbe occasione di lavorare con i massimi protagonisti del Novecento: compositori italiani quali Luciano Berio, Bruno Maderna, Luigi Nono, Franco Donatoni, Camillo Togni, Giacomo Manzoni, Niccolò Castiglioni, e stranieri quali John Cage, Karlheinz Stockhausen, Henri Pousseur, André Boucourechliev. Registrò i massimi interpreti della “nuova musica” come Claudio Abbado, Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Maurizio Pollini, Bruno Canino e lavorò con le grandi firme della letteratura e del teatro novecentesco quali Eco, Pressburger, Puecher, Brissoni. Grazie alla sua maestria, i lavori passati a Fonologia vinsero innumerevoli volte il prestigioso Prix Italia e quelle mani, molte volte filmate in primo piano intente a manovrare i “suoi” impianti ed apparati tecnici, erano divenute veramente preziose.
Mediatore eclettico ed appassionato vera anima dello Studio di Fonologia, istriano, partigiano, profugo, scultore, pittore, poeta, cineasta dilettante, appassionato subacqueo: difficile dimenticare la sua risata tanto che Maderna intitola Le rire il brano a lui dedicato.
Marino Zuccheri muore il 10 marzo 2005 ad Arese (Mi)

fonte. nomusassociazione.org

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