Biografia   

La Savoia Film fu una casa di produzione cinematografica italiana attiva negli anni 1910.
Fu fondata a Torino in via Cardinal Maurizio nel 1911[1] dal pittore Pier Antonio Gariazzo, già direttore artistico dell'Itala Film, e dal belga Daniele Plucker, come S.a.s. Savoia Film con capitale sociale di lire 200.000. L'anno seguente, la sede della Savoia Film fu spostata in un nuovo stabilimento creato in via Asti 20[2]. Il marchio della casa fu la riproduzione di un Signeto[non chiaro] di Amedeo V di Savoia e il motto «sempre avanti». Gariazzo oltre che essere il patron della Savoia, fu anche regista di alcuni film, ma soprattutto scenarista.
La casa si specializzò nella produzione di documentari e di film, in prevalenza di genere storico, drammatico e commedia, e si pose immediatamente fra le più importanti compagnie cinematografiche nazionali, riuscendo a competere soprattutto con le altre case torinesi. La Savoia comunque non trascurò di puntare sulle comiche, e realizzò la serie del personaggio comico Rirì, interpretato dall'attore francese Annibale Moran, e quella di Pipetto, interpretato da Armando Fineschi.
Nel 1914 il banchiere Angelo Cravario fece ingresso nella società, divenendone presidente e maggiore azionista. La casa così venne trasformata in società anonima e il suo capitale venne elevato a 3.000.000 di lire[2].
Diversi registi, attori e attrici importanti dell'epoca del muto cinematografico, perlopiù provenienti da altre case, recitarono in film prodotti dalla Savoia. Tra questi vanno menzionate personalità come Nino Oxilia, Sandro Camasio, Gabriel Moreau, Oreste Mentasti, Telemaco Ruggeri fra i registi; Ubaldo Maria Del Colle (che fu pure regista), Vitale De Stefano, Dillo Lombardi, Totò Majorana Alberto Nepoti, Gian Paolo Rosmino, Felice Carena fra gli attori; Maria Jacobini, Italia Almirante Manzini, Adriana Costamagna, Lidia Quaranta, Azucena Della Porta fra le attrici.
Le attività della Savoia Film durarono fino al 1918, quando a causa della diminuzione degli utili della società e la crisi che colpì in quel periodo l'industria cinematografica nazionale, furono temporaneamente sospese e i locali di produzione furono affittati a terzi.
Poiché la ripresa produttiva non avvenne, la società venne posta in liquidazione nel 1921, e chiuse definitivamente.

fonte: wikipedia