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Jean-Georges Noverre

Persona

ballerino

, Parigi, Francia / , Saint-Germain-en-Laye, Francia


Biografia   

ballerino, coreografo, maître de ballet e teorico della danza francese (Parigi 1727-Saint-Germain-en-Laye 1810). Allievo di L. Dupré, debuttò nel 1743 all'Opéra Comique. Ballerino di modesto successo, volse ben presto tutte le proprie energie alla coreografia, sulla quale esercitò una straordinaria influenza riformatrice. Dopo aver girovagato fra Berlino, Dresda, Strasburgo, Marsiglia, Lione e ancora Strasburgo, colse il suo primo successo come coreografo a Parigi, nel 1754, con l'allestimento del balletto Les fêtes chinoises all'Opéra Comique. Il balletto fu assai ammirato anche dal grande attore inglese D. Garrick che definì Noverre “lo Shakespeare della danza” e lo invitò a presentare il balletto a Londra, al Drury Lane Theatre. Le violente manifestazioni di ostilità antifrancese scatenatesi (era imminente la guerra dei Sette Anni) impedirono però l'andata in scena. Noverre rimase comunque nella capitale inglese, dove prese lezioni di mimo da Garrick e dove probabilmente attese alla stesura delle celebri Lettres sur la danse et le ballet, pubblicate nel 1760. In quest'opera Noverre dava consistenza e respiro filosofico alle idee riformatrici che già Waever, Hilverding e Angiolini, unanimemente considerati suoi precursori, avevano sperimentato nella pratica. Egli vi sosteneva la necessità di abbandonare le convenzioni formali che costituivano un serio limite all'evoluzione dell'arte della danza, si pronunciava a favore di un alleggerimento dei costumi e per l'abolizione dell'uso della maschera, e, più in generale, auspicava il superamento dell'idea di danza come puro divertissement e l'avvento di una coreografia basata sull'azione e sulla concezione drammatica del balletto (ballet d'action). Osteggiato in patria Noverre tornò a lavorare a Lione, Stoccarda e,con grande successo, a Vienna (1767-74) e Milano (1774-76) mettendo in scena balletti che rispecchiavano la sua visione della danza. Fra questi Psyché et Amour (1762), Orphée et Eurydice (1763), Cleopatra (1765), Il ratto di Proserpina (1766). Grazie al personale interessamento della regina Maria Antonietta, sua allieva a Vienna, ottenne finalmente il tanto agognato incarico di maître de ballet all'Opéra, dove succedette a Gaetano Vestris, e dove, nel 1778, coreografò l'unico balletto mozartiano Les petits riens. Lasciata l'Opéra tornò a Londra. Lavorò al King's Theatre mettendo in scena ancora molti balletti nuovi. Tornato in Francia si stabilì nella modesta residenza di Saint-Germain-en-Laye. Nel 1807, a Parigi, fu data alle stampe una nuova edizione aggiornata della sua opera fondamentale, con il titolo Lettres sur les arts imitateurs en général et sur la danse en particulier, nella quale ribadiva le sue fondamentali posizioni innovatrici.

fonte: sapere.it

Jean-Georges Noverre (Parigi, 29 aprile 1727 – Saint-Germain-en-Laye, 19 ottobre 1810) è stato un danzatore e coreografo francese, noto come maître de ballet.
È considerato il creatore del balletto moderno. Il giorno della sua nascita, il 29 aprile, è diventato la giornata mondiale della danza. David Garrick, attore britannico, lo soprannominò lo Shakespeare della danza. Nessuno dei 150 balletti da lui coreografati è arrivato fino a noi.

Debutta a Fontainebleau nel 1742, davanti alla corte di Luigi XV, dopodiché il principe Enrico di Prussia lo invita a Berlino. Di ritorno a Parigi, entra nella compagnia di danza dell'Opéra-Comique. Nel 1748 sposa l'attrice e ballerina Marguerite-Louise Sauveur. Alla chiusura dellOpéra-Comique nel 1749, Noverre si sposta a Strasburgo e a Lione, dove danza fino al 1752. Trascorre anche alcuni anni a Londra chiamato dall'attore britannico David Garrick. Nel 1754, ritorna allOpéra-Comique e vi compone il suo primo balletto, Les Fêtes chinoises che ha un notevole successo ma che successivamente Noverre ripudierà.
Ritornato a Lione, tra gli anni 1758 e 1760, produce parecchi balletti e pubblica le sue Lettres sur la danse et les ballets che conosceranno più pubblicazioni e saranno tradotte in inglese, tedesco e spagnolo. Chiamato a Stoccarda nel 1760, vi resta per sette anni e poi si trasferisce a Vienna, sotto la protezione della futura regina Maria Antonietta che lo nomina "maître de ballet" di corte. Compone molti balletti, alcuni dei quali in collaborazione con Gluck. Nel 1775 Maria Antonietta lo chiama a Parigi e lo nomina maître de ballet dell'Opéra. Dopo un secondo soggiorno a Londra, dal 1785 al 1793, Noverre si ritira a Saint-Germain-en-Laye nel 1795 e qui muore nel 1810, mentre sta preparando un'edizione del Dictionnaire de la danse.
Oltre alle celebri Lettres sur la danse, Noverre scrisse Observations sur la construction d'une nouvelle salle de l'Opéra (1781), Deux lettres de M. Noverre à Voltaire (su Garrick, 1801), Lettres à un artiste sur les fêtes publiques (1801), e un manoscritto non datato intitolato Théorie et pratique de la danse en général, de la composition des ballets, de la musique, du costume, et des décorations qui leur sont propres.
Noverre era amico di Voltaire, Federico II e David Garrick. È il teorico del ballet d'action.

Il balletto ai tempi di Noverre è ad un punto di stallo. Le rappresentazioni sono diventate semplici mezzi per mettere in mostra le scenografie spettacolari e i virtuosismi dei ballerini. Si allestiscono balletti vuoti, senza unità di azione e continuità. La pantomima molto spesso ha il sopravvento sulla danza. Noverre, seguendo le riforme abbozzate da Louis de Cahusac, il librettista di Rameau, asserisce che il balletto deve ritrarre le passioni, i costumi e gli usi dei popoli e deve seguire un'azione drammatica senza perdersi in divertissement staccati dal tema principale. Il compositore di balletto deve rappresentare la natura e la verità, offrire una narrazione logica fondata, come per le rappresentazioni teatrali, tenendo presenti tre momenti: «esposizione - punto culminante - epilogo». La danza "in azione" deve essere naturale ed espressiva più che tecnica e virtuosa e deve coinvolgere lo spettatore con una pantomima espressiva, ispirata al gioco teatrale, come quello di Garrick. Noverre non risparmia critiche alla danza dei suoi tempi e alla situazione dell'Opéra in particolare: mette in dubbio l'organizzazione gerarchica del balletto, bandisce la maschera che «soffoca gli affetti dell'anima», come dice lui, predica abitudini veritiere, alleggerite e meglio adattate alla danza.
Grande importanza rivestono per Noverre, nella sua concezione del balletto quasi come uno "spettacolo totale", le scenografie e i costumi. La realizzazione di questi ultimi, portatori di una simbologia precisa quanto alle caratteristiche del personaggio, vennero per lo più affidati a Louis-René Boquet‪[1]‬.
Per quanto riguarda il ballerino, egli deve possedere una cultura generale abbastanza approfondita, che includa lo studio della poesia, della storia, della pittura, della geometria, della musica e dell'anatomia.
Le sue nuove teorie sulla danza saranno terreno fertile per lo sviluppo del balletto romantico.

• Les Fêtes chinoises (Parigi 1754) (mus. di Jean-Philippe Rameau)
• La Fontaine de jouvence (Parigi 1754)
• La Toilette de Vénus (Lione 1757) (mus.di François Granier)
• L'Impromptu du sentiment (Lione 1758)
• La Mort d'Ajax (Lione 1758) (mus.di François Granier)
• Alceste (Stoccarda 1761 - Vienna 1767) (mus. Christoph Willibald Gluck)
• La Mort d'Hercule (Stoccarda 1762)
• Psyché et l'Amour (Stoccarda 1762) (mus. di Jean-Joseph Rodolphe)
• Jason et Médée (Stoccarda 1763 - Vienna 1767 - Parigi 1776 e 1780 - Londra 1781) (mus. di Jean-Joseph Rodolphe)
• Hypermnestre (Stoccarda 1764)
• Diane et Endymion (Vienna 1770)
• Le Jugement de Pâris (Vienna 1771)
• Roger et Bradamante (Vienna 1771)
• Agamemnon vengé (Vienna 1772)
• Iphigénie en Tauride (Vienna 1772) (mus. Christoph Willibald Gluck)
• Thésée (Vienna 1772)
• Acis et Galathée (Vienna 1773)
• Adèle de Ponthieu (Vienna 1773 - Londra 1782)
• Alexandre et Campaspe de Larisse (Vienna 1773)
• Les Horaces et les Curiaces (Vienna 1774 - Parigi 1777)
• Renaud et Armide (Milano 1775 - Londra 1782)
• La nuova sposa Persiana (Milano 1775 - Vienna 1775)
• Apelle et Campaspe (Parigi 1776 - Lione 1787)
• Les Caprices de Galatée (Parigi 1776 - Londra 1789)
• Annette et Lubin (Parigi 1778)
• Les Petits Riens (Parigi 1778) (mus. di Wolfgang Amadeus Mozart e al.)
• La prima età dell'innocenza o la rosaia di Salency, (1775), (mus. di Louis Baillou)
• Les Amours d'Énée et de Didon (Lione 1781)
• La Fête du Sérail (Parigi 1788)
• L'Amour et Psyché (Londra 1788) (mus. di Jean-Joseph Rodolphe)
• La Fête de Tempé (Londra 1788)
• Admète (Londra 1789)
• La Bergère des Alpes (Londra 1794)
• La Vittoria (Londra 1794)
• Windsor Castle (Londra 1795)

fonte: wikipedia

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