Mario Stroppa
Persona
architetto
, Pandino, Cremona / , Pandino, Cremona
Biografia
Stroppa, Mario detto Marius (Pandino 1880 - Pandino 1964) pittore. Varianti del nome: Marius
fonte: graficaincomune
Personaggio estroso e complesso, un’artista dai mille interessi, oggi è quasi del tutto dimenticato per lo meno in provincia di Cremona. Mario Stroppa nasce a Pandino nel 1880 e nel borgo natale morirà nel 1964 per tragica fatalità in seguito a un incidente. Figlio di un commerciante di scarpe di nome Pasquale e di Luisa Rovescalli, Mario trascorre l’infanzia a Milano per via degli impegni lavorativi della madre collaboratrice, in qualità di sarta, del fratello Antonio, scenografo del Teatro alla Scala.
Ingiustamente etichettato come autodidatta, Mario ha appreso i primi rudimenti artistici nel laboratorio di scenografia dello zio Antonio Rovescalli, per poi continuare l’iter formativo a Milano, diplomandosi nel 1897 alla Scuola d’Arte applicata all’Industria del Castello sforzesco e frequentando la Scuola degli Artefici di Brera.
Ha lavorato prevalentemente come grafico pubblicitario, pur spaziando nei campi più disparati: pittura, scultura, disegno, illustrazioni per periodici, opere architettoniche (monasteri, teatri, stazioni, ville, monumenti, piscine), invenzioni meccaniche e progetti per mobili. Si dimostra particolarmente versato nella prospettiva a volo d’uccello, suscitando l’interesse di molte aziende (Breda, Isotta Fraschini, Fiat) e di noti architetti che spesso si appropriano della sua opera e non fanno menzione del suo nome: Stefini3, Muzio, Palanti (1934), Castiglioni, Annoni, Bertolini, Beltrami e Fiorentini (1939).
Tra il 1907 e il 1914 per la rivista “Modelli d’Arte Decorativa” realizza diversi studi per illustrazioni che rispecchiano la sua personale elaborazione del Liberty: all’eleganza e flessuosità delle linee unisce elementi estrapolati dal mondo classico come la Chimera, l’Amor sacro e l’Amor profano.
Marius si lascia coinvolgere dall’arte a tal punto che ogni aspetto della vita ne viene assorbito, allontanandolo via via dalla famiglia che si era costruito4 e che mal ne sopportava le scelte esistenziali. Casa e laboratorio erano un tutt’uno, ne progetta i mobili, il sistema di illuminazione5, personalizza i dettagli del proprio abbigliamento inventando bottoni-ingranaggio e strani copricapi, modalità totalizzanti che avvicinano Marius alla Secessione di Vienna.
fonte: virtusloci.it
Nato a Pandino (Cremona) il 28 aprile 1880 e ivi morto il 29 ottobre 1971.
Architetto, ebbe il primo premio alla Mostra del Manifesto per il suo cartellone delle Esposizioni Riunite di Milano del 1906. Fu anche pittore.
fonte: Settant'anni di Manifesti italiani, pag. 80