Antonio Augusto Rubino
Persona
caricaturista
, Sanremo, Imperia / , Bajardo, Imperia
Biografia
Antonio Augusto Rubino (Sanremo, 15 maggio 1880 – Bajardo, 1º luglio 1964) è stato un disegnatore italiano.
È stato uno dei precursori nell'attività di disegnatore di storie per vignette in Italia. Figlio di Giovanbattista, banchiere, botanico e cercatore d'oro, e di Maria Sarlandière, si sposerà nel 1906 con Angiola Lissoni, dalla quale ha quattro figli: Mario, Leopolda, Michelangelo (detto Michele, nato a Milano nel 1910, che diventerà un disegnatore dei fumetti disneyani) e Dante (nato a Castelletto Ticino nel 1913, ufficiale di mare, saltuariamente collaboratore del padre). Laureatosi in legge a Torino, trovò in questa disciplina i primi pretesti tematici per comporre poesie burlesche che recitava agli amici. Durante gli anni universitari fonda L'Arma di Perfezione, in cui ricopre la carica di Vessillifero Eccelso Gemmeo.
«Giornalista per ragazzi, favolista, autore di libretti e di commedie, decoratore di ambienti, scenografo, attore, polemista, regista di disegni animati e persino, nei ritagli di tempo, raccoglitore di olive» – così Rubino si definisce nel Curriculum ridiculum. Ma fu anche poeta, pittore, illustratore, ceramista, compositore musicale.
Iniziò a dedicarsi al disegno nel 1902 caratterizzando il proprio lavoro in modo originale e gustoso secondo l'influenza del liberty e del floreale.
Non ancora ventenne scrive tre poemi: L'anabignòmbasi, Le galluppotoracicchegrafeidi e il Poema baroko.
Nel 1905 illustra L'Albatro di Alberto Colantuoni e inizia a lavorare alla rivista domenicale dell’Avanti! e a L'auto d'Italia, nel 1906 L'arte decorativa moderna, Il Secolo XX, Il Risorgimento Grafico, La Lettura. Tra il 1906 e il 1909 illustra, per l'editore musicale Augusto Puccio di Milano, alcuni spartiti: Valse d'Or, Re Olaf, Pierrot e la luna.
Silvio Spaventa Filippi lo sceglie per dar vita al Corriere dei Piccoli, che nasce a Milano il 27 dicembre 1908.
Nel 1911 pubblica la sua unica raccolta di poesie, Versi e disegni, ove si avvertono ancora molti echi dannunziani e pascoliani.
Durante la prima guerra mondiale collaborò con sue illustrazioni al giornale di trincea La Tradotta al fianco di Arnaldo Fraccaroli e del fondatore della rivista, lo scrittore, commediografo e critico Renato Simoni (1875-1952).
Nel 1926 dirige Il Balilla, nel 1929 fonda e dirige “Mondo Bambino”, nel 1933 Mondo Fanciullo, nel 1949 a Sanremo Il Gazzettino della Riviera dei Fiori, poi diventato Il Gazzettone e La Gazzetta di Sanremo.
Era già tornato al "Corriere dei Piccoli" nel 1931 e vi resta tre anni prima di trasferirsi alle edizioni Mondadori per dirigere Topolino, Albi d'Oro, I tre porcellini (tutti nel periodo 1935-38) e Paperino (1937-40). Dopo il conflitto mondiale Rubino collabora a varie testate: Bambola (1947), Gazzetta dei Piccoli (1947), Modellina (1947).
Il 15 febbraio 2014 la città di Sanremo ha dedicato a Rubino in maniera permanente la sala del Museo Civico Borea d'Olmo, all'interno della quale è possibile ammirare gratuitamente molte opere dell'artista.
Il Corriere dei Piccoli
Rubino è considerato il "padre" del Corriere dei Piccoli, giornale a cui collaborò fin dalla sua fondazione nel 1908, disegnandone la testata e inventando oltre una trentina di personaggi, concepiti e disegnati come fantocci, che si muovono con un adorabile goffaggine e rivelano un carattere tutto intellettuale e fiabesco[1]. Molti di questi personaggi sono protagonisti di poche tavole (talvolta persino di una soltanto), il più continuativo risulterà l'inquietante protagonista di Pierino e l'odiato burattino.
Nel 1910, sulle pagine del n. 32 del settimanale (del 7 agosto) fa la sua prima apparizione il personaggio di Quadratino, tra i suoi personaggi più celebri.
Tornerà al Corriere dei Piccoli nel 1931 (per tre anni) e poi ancora nel secondo dopoguerra, chiamatovi da Giovanni Mosca, e la sua collaborazione proseguirà sino al 1959.
Cinematografia
Più tardi tentò l'esperienza del cartone animato. Nel 1940 è chiamato a Roma dalla Incom. Nel 1942 ottenne il premio per la sua categoria alla Mostra del Cinema di Venezia con Il paese del ranocchi. Mette poi in lavorazione Crescendo rossiniano, perduto per le vicende belliche. Con la macchina da presa sinalloscopica realizza nel 1955 I sette colori. Film rimasti allo stadio di soggetto e mai realizzati furono La ranocchina blu, Totò, uomo meccanico, Funicolì Funicolà.
Canzoni
Antonio Rubino fu autore di deliziose stravaganti canzoni, talvolta per il testo e altre volte anche per la musica, come nel caso de Il soldato focillato, del 1919, su testo secondo alcuni di Cesare Pascarella, secondo altri di Gandolin.
Opere in volume
Della vasta attività di narratore, poeta, autore di fiabe o illustratore di testi altrui si ricordano le opere pubblicate in volume:
• Il collegio La Delizia (su testo di Renato Simoni)
• Coretta e Core – 1909
• Versi e disegni – 1911
• I balocchi di Titina – 1912
• In Flemmerlanda – 1913
• Viperetta – 1919
• Tic e Tac – 1919
• Lillo e Lalla – 1920
• Fata Acquolina - 1920
• Grufoletto – 1920
• La scuola dei giocattoli 1922
• Fil di sole – 1924
• Teatro minimo – 1925
• Il frottoliere – 1930
• Le avventure di Pippo Frottola – 1936
• Fiabe quasi vere – 1936
• Finestra aperta – 1937
• Pupi, giocattolo infelice – 1938
• Il castello degli spaventi – 1939
• Il mistero del tempo – inedito
• Il libro di Bel Vedere – 1947
Una vivace pagina autobiografica è rappresentata da
• Curriculum ridiculum, 1962
fonte: wikipedia