Graziella Ajmone
Persona
scrittore
, Borgo di Terzo, Bergamo / , Gardone Riviera, Brescia
Biografia
Ajmone Grazia Maria
Professioni: Professoressa, preside, scrittrice, amministratrice pubblica
Ambiti di produzione: Letteratura per l'infanzia, movimento cattolico
Luoghi di attività: Lombardia
Grazia Maria Ajmone, più nota come Graziella, nacque a Borgo di Terzo (Bergamo) il 2 aprile 1912, figlia di Luigi, medico condotto di sentimenti socialisti e poi fortemente antifascista, e di Maria Plebani Madasco, di origini aristocratiche. L'ambiente protettivo e raffinato ne favorì fin dagli anni giovanili la propensione verso la poesia e le arti, sostenute da una solida formazione religiosa.
Mentre la famiglia si stabiliva per gli impegni del padre prima a Collio Val Trompia e poi a Gardone Val Trompia (Brescia, 1912-1920), Graziella studiò nell'educandato delle Madri orsoline di Brescia dove frequentò l'istituto magistrale con ottimi risultati per trasferirsi, poi, nel convitto milanese delle stesse suore per gli studi universitari seguiti presso il Magistero dell'Università Cattolica dove concluse gli studi nel 1934.
Non si sa con precisione quanto l'A. sia entrata in relazione accademica con il prof. Carlo Calcaterra, ma certo Maria Sticco, assistente incaricata e docente dell'Università Cattolica nella sede di Castelnuovo Fogliani (Piacenza), seguì presto lo sviluppo poetico della giovane studiosa, favorendone la pubblicazione del primo volume di poesie, Mattutino, presso la casa editrice Vita e pensiero nel 1942.
Sul piano professionale cominciò a insegnare nell'istituto delle Madri orsoline di Brescia, lasciando tuttavia dopo pochi anni l'incarico per problemi di salute. Attratta dalla spiritualità francescana e impegnata nell'Azione cattolica di Gardone, diede un fattivo contributo alla nascita di scuole parrocchiali, assistenza alle operaie, sviluppo di biblioteche locali; frattanto collaborò con le riviste dell'Università Cattolica e con «Scuola italiana moderna» (SPES, n. 1030) della casa editrice La Scuola di Brescia.
Superati i problemi di salute, riprese a insegnare (dal 1955 esercitò l'incarico di preside) e si impegnò in varie direzioni: si dedicò all'editoria per la scuola, svolse compiti di consigliere comunale nel suo comune (1951), occupandosi di assistenza, servizi, cultura e istruzione pubblica e assumendo anche la carica di vice-sindaco e operò attivamente nella vita ecclesiale locale. Non bisogna credere che l'attività politica e l'impegno sociale abbiano radicalmente ridotto l'interesse dell'A. per la poesia e la scrittura in genere, sempre sostenuta dalla Sticco, con cui restò in costante rapporto.
Dagli anni '50 in poi la casa editrice di riferimento di Graziella fu la bresciana La Scuola: con questo marchio pubblicò libri di testo, albi per bambini e una varia produzione per l'infanzia connotata da un vivo sentimento religioso, attenzione all'età infantile, desiderio di educare anche attraverso la gioia della bellezza e della natura. Persiste in Val Trompia il suo ricordo, in particolare a Gardone dove l'A. si spense il 12 maggio 1993.
fonte:
dbe.editricebibliografica.it