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Aldo Giovannetti

Persona

critico

, Lecce


Biografia   

Giornalista, critico di teatro, danza e autore di teatro didattico, Aldo Giovannetti è nato a Lecce il 6 febbraio 1928, ha iniziato giovanissimo la carriera giornalistica scrivendo su varie riviste e quotidiani, molti dei quali (come Scenario, ll giornale d'ltalia, La Fiera Letteraria, Dance and Dancers , Candido, fondato da Guareschi,TeIesera ed altri) sono scomparsi.
Figlio di un ufficiale dell'Esercito ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza in varie città: Lecce, L'Aquila, Rodi Egeo dove, all'età di 12 anni, ebbe modo di confrontarsi con nazionalità e religioni diverse (greci, turchi, armeni, ortodossi, mussulmani, ebrei) in un clima di tolleranza armoniosa, nonostante il fascismo.

L'incontro, nel 1950, con Hanna Berger, famosa ballerina austriaca nota anche per l'attività antinazista svolta durante la dittatura, generò in lui un vivo interesse per la danza e contribuì notevolmente alla formazione della sua personalità.
Titolare della critica di danza del mensile Sipario dal 1951 al 1958 e, nello stesso periodo, collaboratore di alcuni programmi radiofonici della RAI, ha collaborato anche con il PREMIO ROMA, istituito da Gerardo Guerrieri e Anne D'Arbelof, che ebbe una grandissima influenza sull`evoluzione del teatro italiano, importando per la prima volta in Italia personalità e Compagnie di grande rilievo (fra gli altri: Jonesco, Bob Willson, il Living Theater, l'Open Theatre, Jaques Brel).
Nel 1958 fu scritturato dall’lnstituto Nacional de Bellas Artes di Città del Messico come Coordinador de la Temporada de Danza.

Fuse le tre più importanti compagnie di Danza Contemporanea per realizzare un programma di grande impegno che ottenne un successo di pubblico mai realizzato in precedenza (con una spesa di molto inferiorea quelle messe in bilancio negli anni precedenti).
Nel 1958/59 si trasferì a Parigi dove ha collaborato con il Marchese de Cuevas per la stesura del suo libro di memorie.
Poiché i suoi interessi spaziano anche in altri campi dell'arte, rientrato in Italia nel 1960 assunse la Direzione della Galleria d'Arte L'Albatro (nella quale realizzò un'importante mostra di incisori messicani, ed una personale del grande Leopoldo Mendez) e, in seguito, della Galleria Anthea dove presentò per la prima volta il pittore israeliano David Sharir (allora studente universitario) che ha raggiunto in seguito una quotazione internazionale.
Dopo aver collaborato, per qualche anno al quotidiano del pomeriggio “Il giornale d’Italia”, antica testata diretta da Santi Savarino, dal 1964 al 1969, ha ricoperto il ruolo di  inviato speciale e critico Teatrale e di Danza del quotidiano IL TEMPO diretto da Renato Angiolillo (da non confondere con quello che è diventato dopo la morte del fondatore). Per alcuni anni è stato docente di Storia della Danza all’Accademia di Costume e di Moda di Roma.
 
Nel 1965 realizzò il suo progetto di portare il teatro ai giovani creando in seno a IL TEMPO, l'Associazione Giovani Amatori del Teatro, (che raccolse, in brevissimo tempo, oltre sedicimila giovani  ai quali fu offerta la possibilità
di  ottenere sconti superiori al 50%

e di partecipare a incontri e dibattiti con i massimi  esponenti di allora: Strehler, Visconti, Squarzina, De Lullo, Ronconi, Romolo Valli, Zeffirelli, Pasolini,Tino Buazzelli, Edmonda Aldini ed altri). Il suo rigore professionale e il successo dell’Associazione (che comportò un aumento delle vendite de Il Tempo di circa mille copie giornaliere)  gli procurarono un notevole prestigio  ma dette molto  fastidio ai mediocri.
Nel 1969 creò il settimanale giovanile IL TORCHIO, "libera voce dei giovani",(sulquale scrisseromolti  giovani, alcuni dei quali  sono diventati validi professionisti) e l’Associazione Giovanile che riprese  l'attività dei Giovani Amatori del Teatro. Oltre ad offrire ai giovani la possibilità di sconti superiori al 50% sui biglietti degli spettacoli teatrali, furono programmati incontri con personalità di grande rilievo, del teatro, della letteratura (Moravia, Pasolini) e della politica. Particolarmente stimolante per i giovani  l’incontro con una personalità di straordinario  spessore come Umberto Terracini che, in un colloquio di oltre due ore, tenne una vera e propria lezione sulla democrazia, l’etica politica, la fisionomia dei partiti, il complesso lavoro dell’Assemblea Costituente.
Nel 1970 in una stanza dell'Associazione Giovanile. situata al secondo piano di un antico palazzo del Portico d'0ttavia, realizzò il primo Teatro da Camera con lo spettacolo “Profilo di Samuel Beckett” al quale seguirono “Profilo di Antonio Gramsci', (curato da Leonello Sed) ed altri più tradizionali.
Nel 1972 debuttò come drammaturgo con una commedia sintetica: 'Due senza Uno', che anticipava molte idee del teatro d'avanguardia, al Teatro Tordinona con la regia di LivioGalassi.che ottenne critiche discordanti. ma piacque molto al pubblico giovanile.
Nel 1972 fondò il Teatro Didattico IL TORCHIO, in Trastevere, primo teatro stabile per ragazzi realizzato in Italia, che nel 1974 rappresentò l'UNlCEF ITALIANA al Festival de la lnfancia y de la Juventud di Barcellona.
ll Teatro Il Torchio aveva una struttura particolare che consentiva ai pubblico di partecipare alI'azione, sia salendo sul palcoscenico, sia percorrendo, nei vari spazi, immaginari viaggi o improwisando azioni collettive.
Durante un ventennio d'intensa attività il teatro li Torchio ha contribuito alla formazione di diversi attori e operatori culturali, tra i quali Giorgio Coiangeli. che ha ottenuto il Premio David di Donatello come protagonista ne "L'aria bagnata", Patrizia Martetta. autorevole logopedista ed esperta di problematiche infantili, Federico Pacifici (attualmente negli USA) ed altri buoni attori ed animatori.
Nel 1973 pubblicò il romanzo sintetico IN NOME DELL'UOMO, entrato nella rosa dei finalisti del Premio Viareggio, presentato da Cesare Zavattin, e del Premio "Algida-Capri'.
Nel 1973 ha ricevuto il PREMIO PER LA CULTURA della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel 1979, l'Istituto per gli Studi dei Servizi Sociali pubblica il libro ALDO GlOVANNETTI  E IL TEATRO DIDATTICO, di Giovanna Alliprandi.
Nel 1984 per il Dipartimento Scuola-Educazione della RAI-TV realizza la trasmissione STORIA DEL TEATRO DIDATTICO.
Nel 1990. con le Edizioni Paoline. pubblica alcune canzoni scritte per i bambini con il titolo “IL LUPO E L'AGNELLO" e altro canzoni didattiche.
Nei 1991 ottiene ii Premio OTELLO SARZI per la migliore commedia per burattini con "IL FANTE DI FIORI".
Nel 2001 esce IL TEATRO CON I RAGAZZI, per i tipi di Hugony Editore, nel quale sono raccolti copioni e suggerimenti per gi spettacoli nella scuola.
Negli anni seguenti svolge seminari e attività teatrale con i ragazzi in molte scuole dell'obbligo a Roma e in altre città.
Dal 1977 è socio della SIAE.
Dal 2001 al 2003 ha eflettuato SEMINARI di TEATRO DIDATTICO nella Universita di Tunisi, Moquenine e Gabes, allo scopo di far conoscere la cultura europea agli studenti universitari che, sotto il regime di Ben Alì, non avevano la possibilità di accedere a panorami più ampi. Il primo seminario si svolse su un argomento tabù: "La revisione delle leggi" concluso con lo spettacolo "La Grande Legge'"che ottenne un vivo successo e fu valutato positivamente da una commissione di esperti, tanto da confermare la scrittura per i due anni successivi. Grazie alla dottoressa Paola Procaccini, validissima direttrice dell'lstituto italiano di Cultura, fu anche possibile nel 2007 celebrare il XXII centenario dalla nascita (a Cartagine) di Terenzio (sconosciuto alla quasi totalità del Tunisini) con un Premio Teatrale (intestato allo scenografo Maurizio Paiola) vinto dalla Compagnia del Festival International du Theatre Universitaire di Monastir, il "Premio Letterario Ottavio Lanza" per una pubblicazione sul Teatro di Terenzio, vinto dalla Prof. Halima Ouanada, nonché l'istallazione di un MONUMENTO creato dallo Scultore Slnisca.
 

fonte: aldogiovannetti.it

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