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Napoleone Moriani

Persona

tenore

, Firenze / , Firenze


Biografia   

Napoleone Moriani (Firenze, 10 marzo 1808 – Firenze, 4 marzo 1878) è stato un tenore italiano.


Tenore lirico, "attore sovrano non meno che cantante impareggiabile. Gli spagnoli lo chiamavano il tenore della bella morte"[1], iniziò a studiare canto a Firenze nel 1826 con il maestro Carlo Ruga e contemporaneamente intraprese gli studi di Giurisprudenza presso la Facoltà di Pisa. Debuttò nel 1833 al Teatro dei Condomini di Pavia nell'opera Gli arabi nelle Gallie nella parte di Agobar. Nella stagione successiva si esibì al Teatro Carlo Felice di Genova nelle opere L'assedio di Corinto e La sonnambula, al Nuovo Teatro Ducale di Parma nella Norma e nell'opera Il Cid di Luigi Savi. Nel 1835 debuttò al Teatro San Carlo di Napoli nell'opera di Saverio Mercadante Emma d'Antiochia e nel Torquato Tasso di Gaetano Donizetti. Nella stagione 1836 al Teatro Alfieri di Firenze fu protagonista nella prima esecuzione per l'Italia del Marin Faliero. Nella stagione 1836-1837 al Teatro Comunale di Bologna cantò nelle opere donizettiane Belisario, Marin Faliero, Parisina d'Este, Lucia di Lammermoor e debuttò nella parte di Arturo ne I puritani di Vincenzo Bellini. Nel 1838 al Teatro la Fenice di Venezia cantò nella prima assoluta nella parte di Enrico in Maria di Rudenz di Gaetano Donizetti. Nella stagione 1838-1839 debuttò al Teatro alla Scala di Milano nella parte di Edgardo nella Lucia di Lammermoor, e considerato l'esito favorevole dello spettacolo seguirono ben 22 repliche. Pochi giorni dopo il debutto nel teatro milanese, il 20 aprile, cantò ne I puritani. Nel decennio 1840–1850, Moriani alternò la sua presenza nei teatri italiani con quelli europei, partecipando a diverse prime rappresentazioni di nuove opere di compositori come Temistocle Solera, Otto Nicolai e Federico Ricci; di quest'ultimo fu straordinario protagonista nell'opera Luigi Rolla. La critica del tempo scrisse: "nel Rolla, opera che morì sulle sue labbra, avrà dovuto proclamarlo attore sovrano, non meno che cantante impareggiabile"[2]. Successivamente fu scritturato nei più famosi teatri delle città di Dresda e Berlino nel 1843, Londra nel 1844, Parigi nel 1845 e di nuovo nel 1849-1850. Nella capitale francese non ottenne particolare successo: "Moriani canta con un metodo tutto suo... il pubblico parigino è rimasto freddo uditore del suo canto passionato e sentito"[3]. Cantò anche a Barcellona, Lisbona e Madrid nel 1846-1847, dove si esibì con successo soprattutto nel repertorio donizettiano e belliniano. Importante fu il suo debutto a Vienna, il 19 maggio 1841, al Kärntnertortheater, dove cantò nella prima rappresentazione assoluta nella parte di Carlo nella Linda di Chamounix di Donizetti. Questa registrò un clamoroso successo, tanto che fu replicata ben diciassette volte; Moriani ottenne anche la nomina di "Cantante di camera" (Kammersänger) dell'Imperatore d'Austria. Il tenore appartenne alla più prestigiosa compagnia lirica dell'epoca, gestita dell'impresario Alessandro Lanari, formata dai più celebri cantanti dell'epoca come i soprani Carolina Ungher, Giuseppina Strepponi, il baritono Giorgio Ronconi, il basso Ignazio Marini, i quali furono anche suoi partner in numerose rappresentazioni. Moriani fu il più autentico tenore donizettiano del suo tempo e i ruoli che più contraddistinsero la sua carriera furono quello di Edgardo nella Lucia di Lammermoor e di Gennaro nella Lucrezia Borgia, dove nelle scene finali "nei momenti della passione la sua voce diveniva straziante"[4]. In quei momenti drammatici nelle opere dava una "sensibilità morbosa all'interpretazione ed il fascino di un volto pallido, struggente..."[5]. Il celebre cantante fu uno dei cantanti lirici con i più elevati compensi economici dell'epoca. Le cronache riportano che "guadagnò molto denaro, ma lo sprecò in rovinose speculazioni"[4]. Dopo il 1836, Moriani ebbe una relazione con Giuseppina Strepponi, durata circa quattro anni, che portò alla nascita di due figli illegittimi, entrambi morti in tenera età, una storia che sconvolse il mondo teatrale dell'epoca[6]. Dal 1846 iniziò il suo declino vocale, un celebre critico dell'epoca, Paolo Scudo, scrisse: "Moriani era un ottimo attore e un abile cantante, ma la voce era vecchia e stanca"[7]. Probabilmente l'ultima apparizione sulle scene del "Cigno dell'Arno", come veniva chiamato dai suoi concittadini, fu nel 1851 al Teatro San Carlo di Napoli, nella parte di Enrico nella Maria di Rudenz, quando la sua voce era ormai compromessa, "... dopo diciotto anni di attività, dei quali soltanto nove l'avevano visto nella forma migliore"[2].

fonte: wikipedia

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