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Edoardo Augusto Berta

Persona

critico


Biografia   

Edoardo Augusto Berta, critico de La Gazzetta del popolo di Torino al tempo della prima di Bohème.

fonte: Carteggi pucciniani - Gara

Fu Massimo d’Azeglio in un celebre romanzo scritto nel 1833 a idealizzare, a fini patriottici, Ettore Fieramosca, l’eroe della “Disfida di Barletta” (1503), facendone un simbolo di coraggio e valore nazionale. Sull’onda di quel successo, il condottiero ispirò svariati lavori drammatici, musicali e coreografici. Tra questi ultimi è da segnalare l’ “azione mimica” realizzata nel 1837 dal celebre coreografo Giovanni Galzerani (1790-?), mentre i melodrammi recano per lo più la firma di compositori del tutto dimenticati, quali Antonio Laudamo, Costantino Francesco Quaranta, Mariano Manzocchi, Bernardo Geraci, Belisario Pisilani, Achille Lucidi, Vincenzo Ferroni. Più noti, ma pur sempre “minori”, sono invece Nicola De Giosa (1819-1885), allievo prediletto di Donizetti, Cesare Dall’Olio (1849-1906) e il torinese Carlo Adolfo Cantù (1875-1942), autori di tre lavori su tale soggetto rispettivamente risalenti al 1855, 1875 e 1921. Il librettista dell’opera di Cantù, Edoardo Augusto Berta (1855-1923), fu una figura di un certo rilievo nella cultura torinese a cavallo tra ‘800 e ‘900, a lungo attivo anche come critico musicale della «Gazzetta del Popolo».

fonte: piemonte.it

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Documenti: corrispondenza