Salvatore Gambardella
Persona
librettista
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Biografia
Data di morte corretta e ricavata da Rassegna Stampa Autori Def G-MO.
Salvatore Gambardella (Napoli, 17 novembre 1873 – Napoli, 29 dicembre 1913) è stato un musicista e paroliere italiano, considerato uno dei padri della canzone napoletana.
Biografia [modifica]
Figlio di un portinaio, nacque a Napoli il 17 novembre del 1873 nel popolare quartiere di Montecalvario. Causa l'indigenza non frequentò alcuna scuola ma appena ne ebbe l'età fu mandato a fare il garzone presso un fabbro.
Ebbe la fortuna di avere un principale (De Chiara), appassionato di musica perciò oltre ad imparare il mestiere di fabbro ferraio, imparò anche l'uso del mandolino dimostrando un notevole talento musicale. Si racconta che nel 1893, presso quella bottega di piazza del Mercato, Gambardella incontrò il poeta Gennaro Ottaviano, entrato per chiedere al De Chiara una musica adatta ai versi che aveva scritto. Pare che Gambardella avesse composto su due piedi una melodia ad un tempo gioiosa e malinconica di ispirazione belliniana: 'O marenariello La canzone venne presentata al maestro Raimondo Rossi, direttore dell'orchestra del Teatro Nuovo Politeama e cantata quella sera stessa da Emilia Persico.
Più verosimile la storia secondo la quale la prima versione della canzone apparve nell'agosto 1893 su "La tavola rotonda". In un primo momento i versi furono quelli di Diodato Del Gaizo, nella stesura definitiva furono sostituiti con quelli di Ottaviano.
Comunque si siano svolte le cose l'affare fu fatto dall'editore musicale Bideri che acquistò per poche lire la canzone e che, da allora in poi, incaricò un musicista di trascrivere sul pentagramma le melodie da lui elaborate.
Grazie al suo straordinario talento Gambardella lavorò con i maggiori poeti e parolieri dell'epoca: Ferdinando Russo, Eduardo di Capua, Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, Aniello Califano e Giuseppe Capaldo.
Morì a soli quarant'anni nel 1913.
Tra i numerosi estimatori anche Giacomo Puccini che apprezzandone il talento e in considerazione dello stato di indigenza in cui versava gli regalò un pianoforte.
Alla sua biografia è stato dedicato un film interpretato da Carlo Giuffrè (Quando tramonta il sole, 1955).
Canzoni [modifica]
· · 'O marenariello (1893, con versi di · Diodato Del Gaizo poi rivisti da · Gennaro Ottaviano)
· Furturella (1894, con i versi di · Pasquale Cinquegrana)
· Raggio di sole (1895, con · Ferdinando Russo)
· Serenatella nera (1903, con · Eduardo di Capua)
· Nun me guardate chiù (1905, con · Ferdinando Russo)
· Quanno tramonta o sole (1911, con · Ferdinando Russo)
· E trezze (1895)
· Carulina (1895)
· Campagnola (1896 con · Libero Bovio)
· Si chiagnere me siente (1907)
· Madama Chichierchia (1903 con · Aniello Califano)
· Quanno Màmmeta nun ce sta (1904 con · Giovanni Capurro)
· · Lilì Kangy (1905 con · Giovanni Capurro)
· Serenata a Surriento (1907, con · Aniello Califano)
· · Ninì Tirabusciò (?, con · Aniello Califano) · [1]
· L'arte d'o sole (? con · Giuseppe Capaldo)
· · Comme facette mammeta (1906 con · Giuseppe Capaldo)·