Gina Lagorio
Persona
scrittore
, Bra, Cuneo / , Milano
Biografia
Nata a Bra, come Arpino e Farinetti e vissuta a lungo in Liguria, rimase legata alle sue terre per tutta la vita, come emerge dalle sue opere, ispirate a scrittori piemontesi come Pavese e Fenoglio e liguri come Camillo Sbarbaro.
Si laureò in letteratura inglese all'Università di Torino.
Il suo romanzo d'esordio, Polline, è del 1966. Un ciclone chiamato Tittì è dedicato alla figlia, mentre Approssimato per difetto è dedicato al marito Emilio Lagorio, scomparso nel 1964, in onore del quale mantenne il cognome da sposata.
A Milano si risposò con l'editore Livio Garzanti.
Fu deputata al Parlamento italiano per il gruppo Sinistra Indipendente.
Nel 2003 fu colpita da un ictus, e raccontò quel doloroso evento e la sofferenza conseguente nel libro Capita, terminato proprio poche settimane prima di morire.
Malata di tumore, è morta a Milano il 17 luglio 2005.
Scrisse opere di narrativa, di saggistica e di teatro (i testi teatrali sono raccolti nel volume Freddo al cuore, 1989) e collaborò con programmi televisivi della Rai.
Riconoscimenti
Vinse il Premio Campiello nel 1977, per La spiaggia del lupo, il premio Flaiano nel 1983, per la commedia Raccontami quella di Flic, presente con altri testi teatrali in Freddo al cuore, e il Premio Viareggio nel 1984, per Tosca dei gatti. I suoi libri sono stati tradotti in molti paesi.
Opere principali
Narrativa
II polline, Milano, 1966;
Un ciclone chiamato Tittì, Bologna, 1969;
Approssimato per difetto, Bologna, 1971;
Qualcosa nell'aria, Milano, 1975;
La spiaggia del lupo, Milano, 1977;Premio Campiello
Fuori scena, Milano, 1979;
Tosca dei gatti, Milano, 1984;Premio Viareggio
II golfo del paradiso, Milano, 1987;
Tra le mura stellate, Milano, 1991;
II silenzio, Milano, 1993;
Il Bastardo, Milano, 1996 (Premio Società dei Lettori, Lucca-Roma)
Inventario 1997
L'arcadia americana 1999
Elogio della zucca2000
Raccontiamoci com'e' andata 2003
Capita (postumo) 2005
Libri per ragazzi
Le novelle di Simonetta, Milano, 1950;
Attila re degli Unni, Firenze, 1964.
Teatro
Non più mille, proposta per un'identificazione (in collaborazione con V, Faggi], Genova, 1975.
Saggistica
Fenoglio, Firenze, 1970;
Cultura e letteratura ligure del '900, Savona, 1972;
Sui racconti di Sbarbaro, Parma, 1973;
Sbarbaro controcorrente, Parma, 1973;
Angelo Barile e la poesia dell'intima trasparenza, Savona, 1973;
Sbarbaro, un modo spoglio di esistere 1981
Penelope senza tela, Ravenna, 1984.
Freddo al cuore 1989
Il decalogo di Kieslowski 1992