Roberto Roversi
Persona
poeta
, Bologna
Biografia
Roberto Roversi (Bologna, 28 gennaio 1923) è uno scrittore e poeta italiano, libraio ed autore di testi di canzoni, ex direttore del giornale Lotta Continua.
Si arruolò fra i partigiani, appena ventenne, e combatté nella Resistenza in Piemonte. Dal 1948 al 2006 ha svolto l'attività di libraio antiquario gestendo a Bologna la Libreria Palmaverde.
Nel 1955 ha fondato con Francesco Leonetti e Pier Paolo Pasolini la rivista Officina. Nel 1961 ha dato alla luce una nuova rivista, Rendiconti. Di entrambe è stato anche editore. Attorno alla metà degli anni sessanta ha compiuto una scelta destinata a segnare profondamente la sua attività letteraria: ha smesso di pubblicare con i grandi editori, limitandosi esclusivamente a fogli fotocopiati distribuiti liberamente e a collaborazioni con piccole riviste autogestite.
Negli anni settanta Roversi ha scritto numerosi testi di canzoni per Lucio Dalla (per gli album Il giorno aveva cinque teste, Anidride solforosa e, sotto pseudonimo, Automobili), e successivamente altri per il gruppo degli Stadio (ad esempio, Chiedi chi erano i Beatles, il più grande successo del gruppo, ma anche Maledettamericatiamo e Doma il mare, il mare doma dedicata a Maradona).
In particolare alcuni brani scritti da Roversi per Dalla (come Il coyote, Nuvolari, Anidride solforosa) vengono apprezzati particolarmente da critici musicali e pubblico.
Recentemente, le edizioni Pendragon hanno ristampato tre dei suoi testi teatrali (Unterdenlinden, Il Crack e La macchina da guerra più formidabile) sotto la cura del professor Arnaldo Picchi, e hanno pubblicato l'ancora inedito La macchia d'inchiostro.
Nel 2006 la Libreria Palmaverde ha chiuso i battenti. Dopo oltre 50 anni di attività, Roberto Roversi e la moglie Elena hanno deciso di ritirarsi a vita privata. Tutti i libri sono stati acquistati da Coop Adriatica. Parte di essi sono stati venduti. Quelli invece di maggiore interesse sono stati donati a biblioteche.
Nel giugno del 2007 ha subìto la prematura morte (causata da un tumore) del figlio, Antonio Roversi, Sociologo e Professore Ordinario all'Università di Bologna.
Nel 2010 dà alle stampe in cinquanta esemplari fuori commercio la versione integrale del poema "L'Italia sepolta sotto la neve".
Il 2 giugno del 2011, in occasione della Festa della Repubblica, la Sigismundus Editrice di Ascoli Piceno pubblica la quarta parte del poema "L'Italia sepolta sotto la neve" con il titolo "Trenta miserie d'Italia".
Fonte: Wikipedia