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Benvenuto Terzi

Persona

chitarrista

, Bergamo / , Bergamo


Biografia   

Benvenuto Terzi nacque a Bergamo il 28 settembre 1892, è stato per la musica per chitarra il punto di riferimento nel periodo fra le due guerre mondiali. Diplomato Ragioniere all'Istituto "Vittorio Emanuele" di Bergamo, dove oggi in suo ricordo l'Aula Magna dell'istituto porta il Suo nome con una pregiata targa marmorea per opera del suo biografo Parimbelli, in collaborazione con i docenti ed allievi dlel'Istituto. I Terzi erano originari di Gromo (Alta Valle Seriana), saliti da Mornico al Serio dalla metà dell'800. Ultimo di sei figli, fin dalla tenera età dimostrò interesse per la musica scegliendo di studiare la chitarra, dopo il fratello Arturo, anch'egli chitarrista. Tra i fratelli, la sorella Armida era mandolinista ed i due si dilettavano in duetti. Terzi tecnicamente molto datato tenne concerti nelle principali città italiane e, nel 1934 fondò assieme ad un amico il periodico "La Chitarra" e fu pure udito da Segovia. Pregevole il suo carteggio con i grandi maestri e liutai del'900 (Segovia, Llobet, Pujol, Prat, Fortea, Mozzani, Gallinotti) ed anche con il poeta e sacerdote Clemente Rebora. Il Terzi suonò in Svizzera negli anni 1920 circa, in duo con il mandolinista e compositore Raffaele Calace. Lavorò come ragioniere dapprima all'Ospedale Maggiore di Milano, poi, successivamente alla seconda guerra mondiale fece ritorno con la famiglia a Bergamo e ricoprì in Italia, una delle prime cattedre di chitarra all'Istituto Musicale " Gaetano Donizetti" di Bergamo. Maestro di Leonida Squarzoni e di Antonio Barbieri (a sua volta maestro di Giorgio Oltremari, docente per un trentennio all'Istituto Musicale " G. Donizetti" di Bergamo), e di molti altri illustri del '900. Tra le sue chitarre aveva in uso strumenti Guadagnini, Gallinotti (due, entrambe con tornavoz) e una Hauser (ora proprietà del chitarrista Massimo Laura).

Interessante il suo metodo per chitarra pubblicato da Ricordi: "Il chitarrista autodidatta, metodo completo per chitarra classica". Tale metodo non ha niente da spartire con i vari prontuari odierni rivolti agli autodidatti, ma è un metodo completo, teorico e pratico, con requisiti di chiarezza, suggerimenti preziosi sui diversi tipi di tocco oltre ad un interessante capitolo dedicato ai solisti. Al metodo è affiancato una preziosa raccolta di studi progressivi dei vari autori. La pubblicazione, a partire dal 1963, ebbe numerose ristampe.

Terzi fu il primo revisore moderno del Metodo Carulli e traduttore in italiano dell'Escuela Razonada di Pujol. La sua opera era già inserita nel 1934 dal Prat nel suo Diccionario des Guitarristas.

Per un approfondimento sull'artista virtuoso chitarrista e compositore Enrico Benevuto Terzi, questo il suo nome completo, consultare l'opera "Liuto e chitarra a Bergamo nei secoli, Benvenuto Terzi" del suo biografo Giacomo Parimbelli(Edizioni Villadiseriane, Villa di Serio, Bergamo, 2005). Alcune sue musiche e studi biografici sono stati si trovano per le Edizioni Berben (Gilardinno, Podera) , Eurarte (Parimbelli), Sinfonica e Lemoine (Mikulka). Compose sessantanove opere musicali e tra queste alcune foruno lodate da Llobet, mentre ancora oggi il brano " Carillon" alla stregua di meccanismo di perfetta orologeria, è noto in Federazione Russa, come lo è in Italia il tema di Giochi Proibiti.

La figura del Terzi tra il chitarrismo russo è oggii molto nota ed apprezzata, oltre a quella del Mozzani. In Italia, il noto Maestro Gangi, lo riteneva "un pezzo da Novanta", manifestando per la sua arte grande ammirazione. La sua casa fu meta di visite di moltissimi maestri italiani tra cui ricordiamo Ruggero Chiesa, Angelo Gilardino, Aldo Minella e Pino Briasco.

Visse fino all'età di 88 anni, il 28 ottobre 1980

Al suo nome fu dedicata l'Orchestra di Chitarre "Benvenuto Terzi" diretta dal Maestro P.L.Capelli ed il Concorso Terzi di Clusone negli anni 1990, e successivamente il Festival delle Settimane Chitarristiche Italiane, che nell'anno 2011 a raggiuto il suo primo Decennale di promozione, presso Martinengo (Bg) dove il Terzi lavorò prima come vicesegretario e poi come segretario comunale tra gli anni 1914 - 1919, con una triste parentesi (dal Terzi stesso così ricordata) delle tradotte in treno in Francia durante la Prima Guerra Mondiale.

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