Elsa Morante
Persona
poeta
, Roma / , Roma
Biografia
Nata a Roma, al n. 7 di via Felice Anerio, trascorse poi la sua infanzia nel quartiere popolare di Testaccio. Figlia naturale d'una maestra ebrea (Irma Poggibonsi, originaria di Modena) e d'un impiegato delle poste (Francesco Lo Monaco), alla nascita fu riconosciuta da Augusto Morante, marito della madre e sorvegliante in un istituto di correzione giovanile, col quale crebbe insieme ai fratelli più piccoli Aldo, Marcello (1916-2005, anche lui scrittore) e Maria (un primo fratello, Mario, morì in fasce prima che lei nascesse).
La Morante iniziò giovanissima a scrivere filastrocche e favole per bambini, poesie e racconti brevi, che a partire dal 1933, sino all'inizio della seconda guerra mondiale, furono via via pubblicati, anche grazie ai consigli del critico letterario Francesco Bruno, che la lanciò nel 1935, su varie riviste di diversa natura, tra le quali si ricordano Corriere dei piccoli, Meridiano di Roma, I diritti della scuola (sulla quale, tra l'altro, uscì in 29 puntate il racconto lungo Qualcuno bussa alla porta), e soprattutto Oggi (diretta da Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti, sulla quale scrisse anche con gli pseudonimi di Antonio Carrera e di Renzo o a volte Lorenzo Diodati).
Il suo primo libro fu proprio una raccolta d'alcune di queste sue storie giovanili, Il gioco segreto, pubblicato nel 1941 da Garzanti che fu seguito, nel 1942, da un libro per ragazzi, intitolato Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina (da lei stessa illustrato e poi riscritto nel 1959 con il titolo Le straordinarie avventure di Caterina).
Nel 1936 conobbe lo scrittore Alberto Moravia che sposò il 14 aprile 1941; insieme incontrarono e frequentarono i massimi scrittori e uomini di pensiero italiani del tempo, tra cui più spesso Pier Paolo Pasolini (nel cui film Accattone fa un'apparizione e col quale viaggiò in India), Umberto Saba, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani, Sandro Penna ed Enzo Siciliano.
Verso la fine della seconda guerra mondiale, per sfuggire alle rappresaglie dei nazisti, Morante e Moravia lasciarono Roma ormai occupata e si rifugiarono a Fondi, un paesino in provincia di Latina a pochi chilometri dal mare. Tale parte dell'Italia meridionale appare di frequente nelle opere narrative successive dei due scrittori; Elsa Morante ne parla soprattutto nel romanzo La Storia.
Durante questo periodo iniziò a tradurre il diario (Scrapbook) di Katherine Mansfield, la cui influenza è a volte riconoscibile nelle sue opere successive. Dopo la fine della guerra, Morante e Moravia incontrarono il traduttore americano William Weaver, che li aiutò a raggiungere il pubblico americano.
Il primo romanzo che Elsa Morante pubblicò fu Menzogna e sortilegio, uscito presso Einaudi nel 1948 tramite Natalia Ginzburg, e che vinse il Premio Viareggio. Il romanzo fu dunque pubblicato negli Stati Uniti col titolo House of Liars nel 1951 (tradotto da Adrienne Foulke e Andrew Chiappe per interesse di William Weaver, il quale poi avrebbe tradotto da sé La storia e Aracoeli).
Il successivo romanzo, L'isola di Arturo, uscì in Italia nel 1957 riscuotendo grande successo di pubblico e di critica (vinse il Premio Strega). Ne fu tratto anche un film omonimo, diretto da Damiano Damiani.
Durante gli anni sessanta, al principio dei quali, come si è detto, recitò una breve parte come detenuta nel film Accattone di Pasolini, la scrittrice rifletté a lungo sulla sua narrativa, rifiutando e distruggendo molto di ciò che aveva scritto nel frattempo, ad eccezione di poche cose, tra cui la poesia L'avventura (già uscita su "Botteghe Oscure" nel 1951).
In questo periodo frequentò, senza Moravia, anche Luchino Visconti e il pittore newyorkese Bill Morrow (1936-1962, morto suicida), il critico Cesare Garboli e l'attore Carlo Cecchi (gli ultimi due poi curatori delle sue Opere ne «I Meridiani» di Mondadori).
Nel 1958 uscirono 16 poesie presso Longanesi col titolo Alibi. Nel 1963 pubblicò presso Einaudi una seconda raccolta di racconti: Lo scialle andaluso (in cui ne confluirono alcuni di quelli già pubblicati presso Garzanti). L'opera successiva, Il mondo salvato dai ragazzini che è un misto di poesia, canzoni e dialoghi, apparve nel 1968.
Morante e Moravia intanto s'erano separati nel 1961. Elsa continuò a scrivere, sebbene sporadicamente, lavorando in quegli anni a un romanzo che non vide mai la luce: Senza i conforti della religione. La Storia, ambientata a Roma durante la seconda guerra mondiale, uscì nel 1974 (per sua scelta direttamente in edizione economica, nella collana "Gli struzzi") ed ebbe fama internazionale, ma ricevette anche attacchi spietati da parte di alcuni critici. Luigi Comencini ne trasse uno sceneggiato TV nel 1986, interpretato da Claudia Cardinale. Editor de "La storia", presso la casa editrice Einaudi, fu Elena De Angeli.
L'ultimo romanzo di Elsa Morante fu Aracoeli, pubblicato nel 1982. Ammalatasi in seguito a una frattura del femore, tentò il suicidio nel 1983. Nel 1984 ricevette il Prix Médicis per Aracoeli. Morì nel 1985 a seguito di un infarto dopo una seconda operazione chirurgica.
Postumi, a parte i due volumi di Opere citati, sono stati anche raccolti, a cura di Irene Babboni e Carlo Cecchi, dei Racconti dimenticati, volume che riprende i 14 racconti de Il gioco segreto esclusi da Lo scialle andaluso e altri dispersi su varie riviste, oltre a brevi fantasie infantili e a un inedito.