Cino da Pistoia
Persona
poeta
Pistoia / Pistoia
Biografia
Cino di Pistoia, altrimenti trascritto come Guittoncino di ser Francesco dei Sigisbuldi (Pistoia, 1270 – Pistoia, 1336), è stato un poeta e giurista italiano, di parte prima ghibellina e poi guelfa.
La sua famiglia, i Sighibuldi, lo mandò a Bologna per studiare Diritto e per formarsi dal punto di vista letterario. Si parla inoltre- a partire da una tesi di von Savigny- di un suo soggiorno di due anni in Francia, a Orléans (sede di una delle principali scuole di Diritto transalpine) dove sarebbe stato allievo di Pierre de Belleperche; circostanze che non risulta del tutto certa, specie alla luce del fatto che l'incontro fra Cino da Pistoia e Pierre de Belleperche sarebbe avvenuto a Bologna nel 1300, in occasione di alcune lezioni che il celebre giurista francese avrebbe tenuto presso l'Alma Mater durante la sua tappa bolognese del pellegrinaggio verso Roma, dove si stava tenendo il I Giubileo. Di tale incontro dà notizia Cino stesso in un passo del Commentario (7.47, de sententiis quae pro eo, n.6).
Amico di Dante Alighieri, nel 1302 fu costretto a lasciare Pistoia a causa della sua appartenenza alla parte ghibellina. Vi fece ritorno tre anni dopo, lavorò dapprima come giudice.
Si unì al seguito dell'Imperatore Arrigo VII, aderendo al suo programma di restaurazione del potere imperiale in Italia, e nell'ambito di tale progetto collaborò- in qualità di assessor- con Ludovico di Savoia, quando questi diventò senatore di Roma. A seguito della morte di Arrigo VII, avvenuta nell'agosto del 1313 a Buonconvento, si sarebbe ritirato momentaneamente dalla vita politica dedicandosi agli studi e redigendo il suo celebre Commentario al Codex e al Digesto giustinianei.
Avrebbe successivamente mutato radicalmente il suo pensiero politico, diventando un fedele guelfo, probabilmente per via di vari incarichi pubblici affidatigli da città guelfe.
Dal 1321 al 1333 insegnò diritto in diverse università italiane, tra cui Siena, Perugia - sede nella quale si sarebbe trattenuto più a lungo, e dove avrebbe incontrato il più celebre fra i suoi allievi, Bartolo da Sassoferrato- e Napoli, città, quest'ultima, nella quale conobbe Giovanni Boccaccio.
Fonte: Wikipedia