Federico De Maria
Persona
giornalista
, Palermo / , Palermo
Biografia
Federico De Maria (Palermo, 21 luglio 1885 – Palermo, 10 aprile 1954) è stato un poeta, giornalista, scrittore futurista italiano.
Molto importante nella sua vita letteraria fu la corrente del futurismo alla quale si legò 1909 mostrando di covare un forte senso di rivolta verso la letteratura contemporanea, successivamente si staccò dal futurismo rifugiandosi in canoni più realisti. Fu redattore de L'Ora e del Resto del Carlino, insegnò a lungo presso il Conservatorio di Palermo. Firmava molte opere con lo pseudonimo di Bergerac e lasciò alla biblioteca comunale di Palermo tutta la sua raccolta di volumi comprese 3.000 lettere che si era scambiato con scrittori contemporanei. Vinse molti premi soprattutto in Francia.
«De Maria tratta anche i metri con orgoglioso sprezzo, non privo di ardimento cavalleresco e quasi voluttuoso... Parecchie di quelle Voci continuano per qualche tempo a risonare nell'orecchio, come il tentativo quasi onomatopeico di La Canzone dell'Usignuolo che ha preceduto i gridi, i trilli, i zirli, i sibili, di cui oggi usa e abusa un gran poeta, il Pascoli; come l'ossessione di Czolgocz, l'assassino di Mac Kinley giustiziato sulla sedia elettrica, brano di poesia tragica che dà i brividi, riproducendo con terribile verità psicologica gli ultimi orrendi istanti in attesa della scintilla mortale. Innanzi tutto piace il suo atteggiamento di ribelle verso il bizantinismo dei decadenti, dei pagani di terza e di quarta mano, dei simbolisti. Egli è il poeta dell'oggi... In Canzoni Rosse non c'è nulla del solito materiale poetico.» (Luigi Capuana, 1906)
Fonte: Wikipedia