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Francesco Maria Veracini

Persona

compositore

, Firenze / , Firenze


Biografia   

Veracini, Francesco Maria. - Musicista (Firenze 1690 - ivi 1768). Studiò con lo zio Antonio e con G. C. Bernabei, G. M. Casini, F. Gasparini. Svolse un'intensa attività concertistica in Italia, poi (1714) a Londra, dove fu considerato il maggior violinista d'Europa; quindi (1717-22) fu a Dresda, solista di corte, e (1723) a Praga; poi in Italia, e di nuovo (1733-38) a Londra, dove suscitò nuovo entusiasmo sia quale virtuoso sia quale autore di musiche violinistiche e teatrali; infine visse a Pisa (1745-50) e si stabilì poi a Firenze. Delle sue composizioni pubblicò due serie di sonate per violino (1721 e 1744) e una di sonate per violino e flauto, lasciando in manoscritto alcune opere teatrali, molte altre sonate, concerti, sinfonie (per 2 violini, viola, violoncello e basso continuo), cantate. Scrisse il trattato Il trionfo della pratica musicale (1765 circa). V. si giovò degli stilemi corelliani, ma li ricreò secondo uno stile del tutto personale, che annuncia il secondo Settecento. Ciò si nota soprattutto nelle ultime sonate, caratterizzate da un continuo dialogismo nelle forme della composizione.

fonte: Dizionario Biografico degli Italiani (treccani.it)



Francesco Maria Veracini (Firenze, 1 febbraio 1690 – Firenze, 31 ottobre 1768) è stato un compositore e violinista italiano.
Dapprima allievo dello zio Antonio (figlio a sua volta del violinista Francesco), fu considerato in Italia come il maggiore violinista del suo tempo, dopo la morte di Corelli. Nacque a Firenze verso il 1690. Studiò musica e in particolare composizione presso la cattedrale di Firenze. Nel 1711 andò a Venezia iniziando la sua carriera peregrinante, e qui forse conobbe Tartini. Nel 1714 si portò a Londra dove dominava la figura di Haendel; qui ebbe modo di conoscere Geminiani. L'anno dopo andò a Düsseldorf dove compose e dedicò all'Elettore Johann Wilhem, l'oratorio "Mosè al Mar Rosso". All'età di ventinove anni si recò a Venezia dove eseguì vari concerti con una tale maestria da averne un notevole successo tanto che Tartini, si convinse di non poter rivaleggiare con lui, e si ritirò ad Ancona dedicandosi a nuovi studi. Nello stesso anno (1719) Veracini fece un viaggio a Londra dove ebbe modo di suonare negli intermezzi delle opere, suscitando anche qui il più vivo entusiasmo. Scelse infatti di fermarsi in Inghilterra dove rimase circa due anni, considerato come un prodigio di abilità.

Nel 1720 giunse a Dresda ed ottenne i titoli di compositore e di virtuoso dal re di Polonia. Sfortunatamente il suo orgoglio, pari al suo talento, urtò in molte occasioni l'amor proprio degli artisti del violino, in special modo quello di Pisendel, maestro di concerto del re. Quest'ultimo risolse di vendicarsi e a tale scopo, fece studiare uno dei suoi concerti dai più mediocri violinisti della sua orchestra, finché non lo suonò perfettamente, poi, seguendo l'uso di quest'epoca, portò a Veracini, davanti al re, la sfida di suonare un concerto a prima vista. Il virtuoso superò egregiamente questa prova, ma il ripienista lo eseguì dopo di lui con la sicurezza e la precisione che non si può avere in un assolo che dopo averlo lungamente studiato.

L'umiliazione che Veracini provò in quell'occasione, fu così profonda che si ammalò seriamente. In un accesso di febbre, si gettò dalla sua finestra il 13 agosto 1722 e fu abbastanza fortunato a non rompersi altro che la gamba. Dopo la sua guarigione lasciò Dresda e si recò a Praga dove entrò al servizio del conte Kinsky. Dopo un lungo soggiorno in Boemia, fece ritorno in Inghilterra e diede dei concerti a Londra nel 1730, ma senza riscuotere lo stesso successo di un tempo. Si trovò il suo stile vecchio e il paragone con quello di Geminiani non l'aiutò. Di ritorno in Italia nel 1747, si ritirò a Pisa in una modesta dimora. Morì nel 1768.

Composizioni :
1708 Sara in Egitto oratorio
1711 Concerto per violino e 8 strumenti in re maggiore
1711 Il Trionfo dell'innocenza patrocinata da San Niccolò oratorio
1715 L'Empietà distrutta nella caduta di Gerico oratorio
1716 12 Sonate a Flauto solo, e Basso
1720 La Caduta del savio nell'idolatria di Salomone oratorio
1721 12 Sonate per violino con basso continuo, opera 1
1722 La Liberazione del Popolo ebreo dal naufragio di Faraone
1727 L'incoronazione di Davidde
1735 Adriano opera
1737 La Clemenza di Tito opera
1738 Partenio opera
1739 Piangete al pianto mio
1744 12 Sonate accademiche per violino e basso continuo opera 2
1744 L'errore di Salomone
1744 Roselinda opera
2 Concerti in si minore e in re maggiore
6 Arie per soprano
6 Concerti
Concerto per violino concertante, 2 violini, alto et basso
M'assalgono affanno aria
Nice e Tirsi per soprano e alto
Parla al ritratto dell'Amante per soprano e basso
Ut relevet miserum canone vocale
Curiosità: A questo compositore è stato dedicato un asteroide dal nome 10875 Veracini

fonte: wikipedia

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