Melchiorre Balbi
Persona
compositore
, Venezia / , Padova
Biografia
BALBI Melchiorre (Venezia, 4 giugno 1796 - Padova, 21 giugno 1879)
Nacque da Angelo, patrizio veneto, e dalla nobile Angela Bembo il 4 giugno 1796 in Venezia.
Caduta, per tradimento di Bonaparte e per viltà dell´aristocrazia, la Repubblica di Venezia, la famiglia del Balbi emigrò, come tante altre, dalla città natale ed ebbe stanza per alcun tempo in Valpolicella Veronese, donde poi si trasferi in Padova.
Qui il Balbi ebbe la sua educazione, interrotta però talvolta dagli avvenimenti politici. Aveva in animo di consacrarsi allo studio delle matematiche, onde divenire ingenere civile, quando, per un fatterello lesivo forse il suo amor proprio, abbandonò ipso facto quello studio, per dedicarsi invece interamente all´arte musicale. Ebbe a maestro l´illustre Antonio Callegari maestro di cappella nella Basilica di S. Antonio, e la maggior parte dello studio lo dedicava alla scienza dimostrativaj consultando lo Zarlino, Rameau, Tartini, Vallotti ; per la parte filosofica pratica Marcello, Gorelli, Fenaroli ; e per la esecutiva Frescobaldi, Clementi, Haydn.
Appena compiuto il ventesimo anno, il Balbi venne eletto a maestro concertatore di opere per i due teatri maggiori di Padova, il Nuovo ed il Concordi. A trent´ anni prese in moglie una Margherita Bracco di Genova, ed ebbe prole numerosa, della quale però non sopravissero che tre figlie : Angela, Emilia e Maria.
Nel 1854, per la sua fama ognor crescente, dovette accettare a forza il posto di maestro di cappella nella Basilica di S. Antonio, posto questo ambito da molti, e che i padovani a titolo d´onore accordarono al Balbi. Come maestro di cappella ebbe a segnalarsi nella musica sacra ; scrisse all´ incirca da dieci a dodici Messe di concerto, tra le quali è da annoverarsi quella pel Centenario Antoniano con doppia partitura per ottenere una giusta esecuzione, attesa la necessità di tener in azione circa 150 persone. Scrisse molti Salmi, tra cui un Beatus vir ed un
Miserere che sono capolavori di armonia sacra.
Per l’anniversario della morte di Rossini (13 novembre 1868), egli pensò e scrisse una Messa di requiem, componendola con le note stesse del grande Pesarese, tolte dalle sue opere Tancredi, Otello, Gazza ladra, Semiramide, Stabat Mater, ecc. La sua idea cotanto ardita s´ebbe un esito di vero trionfo, e il Memoriale di Rossini, come volle poi denominarlo, resterà uno de´ più rilevanti lavori della sua vastissima mente.
Egli era Membro dell´Accademia del R. Istituto Musicale di Firenze, alla quale presentò una memoria interessantissima sul tema: «Indagare se fosse possibile ed utile praticamente l’inventare un sistema armonico il quale si fondasse sulla divisione dell´ ottava in dodici semitoni, ecc. »
Tale memoria fece molta impressione al Corpo Accademico, tanto che dallo stesso, il Balbi veniva invitato a formularne altre due, per completare colle stesse lo sviluppo della nuova segnatura e delle basi fondamentali del nuovo sistema armonico. Egli vi corrispose appieno secondo l´aspettazione, e a tale suo nuovo sistema musicale deve specialmente il Balbi la sua fama.
Nel giorno 8 dicembre 1871 ebbe luogo in Padova la prima esecuzione di una Messa solenne espressamente composta per far concertare tutti e quattro gli organi della Basilica di Sant´Antonio in unione a tutte le voci dei cantanti ed alla completa orchestra istrumentale. L´esito corrispose felicemente. II sacro tempio era gremito di gente come all´occasione del Memoriale del Rossini.
Nella stessa epoca diede alle stampe, per mezzo dell´ Editore Vismara di Milano, la prima parte del «Nuovo Sistema Musicale».
Nell´aprile del 1873, il Balbi perdette la compagna della sua vita, e ne rimase inconsolabile sino alla fine de´ suoi giorni.
E inutile il dire dei molti onori conferitigli ; parmi bastante citare a sua lode come tutti coloro che l´avvicinarono sieno stati tratti ad amarlo, e come Padova tutta l´abbia avuto sempre iti grande stima. Morì nella sua città adottiva il 21 giugno 1879.
da: Giovanni Masutto, I Maestri di musica italiani del Secolo XIX, Venezia 1884.
fonte: barbaralazotti.it