Antonio Baglioni
Persona
compositore
Biografia
BAGLIONI, Antonio. - Figlio di Francesco, visse nella seconda metà del secolo XVIII. Poche e incerte le notizie su questo musicista che, come appare dai documenti rimasti, riscosse ai suoi tempi l'ammirazione dei contemporanei per la sua sensibilità di interprete e compositore. Nell'autunno del 1786 cantò al Teatro S. Moisè di Venezia due opere di G. Gazzaniga su libretti di G. Bertati, Le donne fanatiche e La contessa di Novaluna.
Cantante di grande rinomanza, dotato di sensibilità e di raffinato gusto musicale (la sua voce, anche se non molto potente, era educata, limpida ed espressiva), il B. si dedicò all'insegnamento e fu maestro di cantanti divenuti poi famosi. Insegnò canto anche a Giulietta Da Ponte, nipote di Lorenzo, il quale lo ricordò nelle sue Memorie come "personaggio di sommo gusto e saper musicale" e "uomo di sommo valore", da lui conosciuto appunto in Praga per la rappresentazione del suo Don Giovanni. Intorno al 1790 il B. fu anche a Varsavia, dove sosteneva "con universale applauso la parte di mezzo carattere dell'opera italiana", secondo un sonetto elogiativo a lui dedicato dal poeta arcade Antonio Carpacio e inserito nelle sue Poesie, eLodi della Cattedrale di Cracovia,Varsavia 179o, presso P. Dufour. Nel 1791 il B. tornò al Teatro Nazionale di Praga per cantarvi, il 6 settembre, la parte di protagonista ne La clemenza di Tito di Mozart, che fu tra gli autori da lui preferiti e più spesso rappresentati. Di nuovo in Italia nel 1793, cantò al Teatro S. Benedetto di Venezia Idue fratelli rivali di P. Winter e nel carnevale 1794 La gabbia dei matti, testo e musica di sconosciuti [Wiel].
Altre sue notizie, dopo questa data, sono irreperibili.
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fonte:dizionario biografico delgi italiani, voce a cura di Raoul Meloncelli (treccani.it)