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Giovanni Emanuele Bidera

Persona

drammaturgo

, Palazzo Adriano, Palermo / , Palermo


Biografia   

Figlio di Pietro Anastasio Bidera e Anna Dara, Emanuele è nato in una nobile famiglia siciliana di origine albanese. Viene riportato che in giovinezza abbraccia le idee liberali e nazionaliste e che il padre, per dissuaderlo, lo fece entrare nel Seminario greco-albanese di Palermo. All'età di diciotto anni, lascia la casa paterna e si trasferisce a Napoli dove inizia a fare il pittore e il ritrattista prima di occuparsi di teatro. Fece di volta in volta lo scenografo, il costumista, l'attore, l'autore, il traduttore di commedie dal francese e poi l'impresario teatrale.
A partire dal 1828, iniziò a pubblicare, in fascicoli, il trattato L'arte di declamare. Nel 1830 fondò una scuola pubblica di dizione, la prima del genere a Napoli. A seguito della fama che lo raggiunse venne ingaggiato dall'impresario Domenico Barbaja, direttore del Teatro San Carlo, come insegnante di dizione e quindi come librettista ufficiale del teatro. È in questa veste che fornirà a Gaetano Donizetti i libretti di due opere: Gemma di Vergy e Marin Faliero. Successivamente scrisse per lui anche numerosi testi per romanze e canzoni come La conocchia, ispirata da una poesia siciliana di Giovanni Meli che era stato il suo maestro a Palermo.
Egli è particolarmente noto per aver scritto una guida turistica di Napoli e dei suoi dintorni: Passeggiata per Napoli e contorni (1844).
Verso la fine della sua vita fece ritorno a Palermo dove collaborò a Il Poligrafo.

fonte: wikipedia

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