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Marco Coltellini

Persona

editore

, Montepulciano, Siena / San Pietroburgo, Russia


Biografia   

Da giovane si dedicò completamente agli studi ecclesiastici, tant'é che fu nominato abate. Ma ben presto ruppe il celibato sposandosi, dal quale matrimonio ebbe quattro figlie (una delle quali fu un noto soprano, Celeste Coltellini , così che la sua carriera religiosa finì. Iniziò quindi la professione di editore, sempre a Livorno, aprendo nel 1750 una stamperia, dove nel 1763 pubblicò il Saggio sopra l'opera in musica di Francesco Algarotti. Nello stesso anno pubblica anche il Gazzettiere Americano, prima traduzione italiana del The American Gazeteer pubblicato l'anno prima a Londra.
Inoltre, nella Tipografia Coltellini, ubicata presso il Bagno dei forzati, vennero stampate la prima edizione del Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (nel 1764, in forma anonima) e, nel 1770, la terza edizione dell'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonnè des Sciences, des Arts et des Métiers di Diderot e D'Alembert. [2]
Accanto al mestiere editoriale Coltellini si dedicò all'attività di librettista e di poeta. Il suo primo libretto d'opera fu L'Almeria, scritto nel 1761 e dedicato a Pietro Metastasio, il quale giudicando positivamente questo testo, favorì la carriera librettistica di Coltellini, che da questo momento fu in continua crescita; questo, però, portò al lento abbandono dell'occupazione editoriale. Nel 1764 si diresse a Vienna invitato dal librettista Ranieri de' Calzabigi. Ivi diventò il successore di Metastasio come poeta di corte. Nel 1772 scrisse una satira che colpiva indirettamente l'imperatrice Maria Teresa. Questo portò alla perdita del prestigioso posto; partì quindi per San Pietroburgo, ove operò come librettista del Teatro Imperiale fino alla morte, avvenuta nel novembre 1777.

fonte: wikipedia

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