Lorenzo Da Ponte
Persona
filosofo
, Vittorio Veneto, Treviso / , New York, Stati Uniti
Biografia
Cèneda, dove nasce Lorenzo da Ponte, è un quartiere di Vittorio Veneto, è stato comune fino al 1866,
Lorenzo Da Ponte nato Emanuele Conegliano da una famiglia di origine ebraica (allora a Cèneda fioriva una comunità israelitica), figlio di Geremia (poi Gaspare), conciatore di pelli, e di Rachele (Ghella) Pincherle. Aveva due fratelli minori, Baruch (poi Girolamo, 1752-1783) e Anania (poi Luigi 1754-1781). Il 29 giugno 1763 il padre, rimasto vedovo e desideroso di sposare una giovane cristiana, la diciassettenne Orsola Pasqua Paietta, fece convertire tutta la famiglia: la cerimonia fu officiata dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte, che secondo l'usanza diede alla famiglia il proprio cognome e ad Emanuele anche il nome. Grazie all'interessamento dello stesso vescovo, i tre fratelli studiarono presso il seminario di Ceneda. Dopo la morte del prelato (1768), Lorenzo passò al seminario di Portogruaro, dove prese gli ordini minori (1770) e divenne sacerdote (27 marzo 1773).
Subito dopo si trasferì a Venezia, dove si mantenne impartendo lezioni di letteratura (latina, italiana e francese). Per il resto, dimostrò un carattere libertino e spregiudicato che gli procurò l'odio di benpensanti e rivali, ma anche delle stesse istituzioni: il 17 dicembre 1779 viene bandito per quindici anni dalla Repubblica di Venezia.
Riparato a Gorizia, allora austriaca, si guadagnò da vivere come scrittore, appoggiandosi agli ambienti nobiliari e culturali della città. Nel 1781 venne chiamato a Dresda da Caterino Mazzolà, "poeta della corte" sassone, che più tardi lavorerà alla Clemenza di Tito, lo inizia alla sua nuova attività.
Giunto a Vienna nel 1781, per interessamento di Antonio Salieri diventa poeta di corte dell'imperatore Giuseppe II. Va ricordato che in quegli anni era quasi d'obbligo che le opere avessero il libretto in italiano. Da Ponte scrisse per vari musicisti libretti che ottennero grande successo, ma tre sono i libretti che gli diedero l'immortalità, quelli scritti per Mozart: Le nozze di Figaro (1786) dalla commedia di Beaumarchais, Don Giovanni (1787) (al libretto diede qualche contributo anche Giacomo Casanova) e Così fan tutte (1790). Dopo la morte di Giuseppe II nel 1790, Da Ponte cade in disgrazia presso la corte e nel 1791 si deve allontanare da Vienna.
Si dirige inizialmente a Praga (dove ritrova Giacomo Casanova) e poi a Dresda. Dall'autunno 1792 al 1805 vive a Londra dove scrive libretti per una compagnia operistica italiana e fa per dieci stagioni (1794-1804) l'impresario del King's Theatre allestendo 28 prime; si sposa con Nancy Grahl, di vent'anni più giovane. L'attività di impresario si risolve in un disastro finanziario, che Da Ponte addebiterà nelle sue memorie al suo compagno di affari Taylor. In ogni caso il precipitare degli eventi lo induce a lasciare il paese per trasferirsi negli Stati Uniti, seguito in breve dalla famiglia.
Inizialmente si stabilisce a New York, per trasferirsi poi a Filadelfia (dove fa l'insegnante di lingua e il negoziante) e, infine e definitivamente, a New York. Qui apre una libreria e si dedica all'insegnamento della lingua e della letteratura italiana, fino a divenire nel 1825 il primo professore di letteratura italiana nella storia del Columbia College (oggi Columbia University), che ha sede a Manhattan. Sempre nel 1825 organizza la prima americana del Don Giovanni e da quel momento cerca, ma con scarso successo, di promuovere la costituzione di un primo teatro operistico, promuovendo anche una tournée della nipote Giulia Da Ponte in cui vengono per la prima volta in USA proposte le musiche di Gioacchino Rossini.
Dal 1823 al 1827 pubblica le sue Memorie in 3 volumi; una loro stesura definitiva viene redatta dal 1829 al 1830. Nel 1828, a settantanove anni di età, viene naturalizzato cittadino degli Stati Uniti d'America. Dalle Memorie è stata tratta una lettura teatrale da parte di David Riondino, musicata dal pianista Stefano Bollani. Come già Mozart, anche il suo luogo di sepoltura non è noto: sepolto nel vecchio cimitero cattolico di Manhattan, dietro la Old Saint Patrick's Cathedral di Mulberry Street (nella Little Italy), i suoi resti si mescolarono ad altri quando, nel 1848, le salme furono trasferite al nuovo cimitero del Calvario a Queens, dove oggi lo ricorda un cenotafio.
Fonte: Wikipedia