Carlo Grabher
Persona
critico
, Terni / , Firenze
Biografia
Nato da Giuseppe e da Paolina Locci, dal 1915 frequentò la Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Pisa. Arruolato nel 1917, si distinse nella Prima guerra mondiale venendo insignito di croce di guerra al valor militare.Laureatosi nel 1920 sotto Francesco Flamini, dal 1924 insegnò lettere nel Liceo artistico di Roma e dal 1928 nel Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani. Dal 1944 fu docente di letteratura italiana nella Facoltà di magistero dell’Università di Roma, passando a Cagliari nel 1950. Insegnò poi a Catania e a Perugia, pensionandosi nel 1967.Si rivelò importante studioso di Dante con il suo commento alla Divina Commedia, pubblicato nel 1934-1936, che ottenne nel 1938 il premio «Marco Besso» e conobbe numerose ristampe e nuove edizioni fino al 1964. Concepita per gli studenti delle scuole secondarie, oltre alle note storico-erudite, la Divina Commedia del Grabher si caratterizzava per l’ampiezza del commento estetico, inizialmente in linea con i criteri del Croce di distinzione tra poesia e non poesia, dai quali prese in parte le distanze nei decenni successivi.L’interesse per Dante rimase primario in Grabher, dando luogo alla pubblicazione di studi di singoli canti della Commedia, ma seguirono nel 1941 una monografia su Giovanni Boccaccio, due saggi sull’Ariosto pubblicati nell’immediato dopoguerra, lo studio Interpretazioni foscoliane del 1948 e la monografia su un autore allora trascurato dalla critica, il Ruzzante, edita nel 1953.
Negli ultimi anni produsse un saggio su Le rimembranze di Giacomo Leopardi, mentre per la morte, che lo colse nel 1968, lasciò incompiuta l’ultima sua fatica, un volume dedicato a Monaldo Leopardi.
Fuori dalla letteratura italiana, si segnalano le traduzioni e i saggi di autori russi: in particolare uno studio su Anton Čechov (1929) e la traduzione delle sue opere teatrali (1948).
fonte: wikipedia