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Rito Selvaggi

Persona

compositore

, Noicattaro, Bari / , Zoagli, Genova


Biografia   

l maestro Rito Selvaggi deve il proprio nome alla devozione della madre a Santa Rita da Cascia.
Fin dalla più tenera età Rito Selvaggi dimostrò inclinazione e passione per la musica, passione e talento che lo accompagnarono per tutta la vita.
Nel 1910 entrò da allievo al Conservatorio Rossini di Pesaro del quale divenne poi direttore nel 1959. Già a 14 anni cominciò ad esibirsi in concerti pianistici sia in Italia sia all’estero e fu lodato da Debussy e Paderewski.
Durante la prima guerra mondiale, sebbene ferito da una pallottola austriaca, suonò ed organizzò per le truppe memorabili concerti.
Fu allievo di Ferruccio Busoni. Dopo l’armistizio fu protagonista della vita musicale del Trentino-Alto Adige, del Tirolo e a Vienna fino ad intraprendere una carriera artistica che lo portò , come direttore d'orchestra, in tutta Europa, in Russia, in India, in Giappone, negli Stati Uniti d’America e in Australia nel 1927. Nel 1929 viene eseguita al S. Carlo di Napoli la sua opera Maggiolata Veneziana. Dal 1929 al 1943 fu direttore artistico della allora EIAR. Nel 1934 assunse la Cattedra di Composizione al Conservatorio di Parma. Nel 1938 divenne Direttore del Conservatorio di Palermo dove gli fu anche assegnata la Presidenza che tenne fino al 1941. Nel 1956 tornò, come direttore, al Conservatorio Arrigo Boito di Parma, direzione che resse fino al 1959. Dal 1959 al 1963 fu Direttore del Conservatorio Rossini di Pesaro.
Tra le sue opere più note si ricordano “La Sposa di Fontebranda – S.ta Caterina da Siena “ oratorio scenico in un prologo e tre tempi con testi dell’autore desunti dalle Sacre Scritture e dalle lettere di Caterina e Jacopone da Todi; “Laus Perennis” , concerto italiano per strumenti a corda in onore di S.Tommaso d'Aquino, più volte trasmessi dalla Rai, “Trittico Sinfonico-La natività di Gesù”, “Stabat Mater” Messa Antoniana, Estasi di S. Francesco, Mottetti (fra i quali Tu es Petrus, dedicato a Papa Pio XII), Romanze, La Sonata Drammatica per viola e pianoforte, Sonate per violino e violoncello concertante, Quartetto per archi, Giaculatorie, Stornelli Sacri, La Sonata per pianoforte “Omaggio a Fryderyk Chopin” ecc.
Gli ultimi anni di Rito Selvaggi furono trascorsi nella sua villa di Zoagli, circondato dall’affetto della moglie, Contessa Vittoria Cervelli, e della cognata Bianca, in austera solitudine, dedito alle sue composizioni e ai suoi studi.
Morì nel maggio del 1972 all’età di 74 anni, mentre attendeva alla sua opera di grande impegno “Per Crucem ad Lucem”, dramma mistico in un prologo e tre tempi.

fonte: wikipedia

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