Emilia Gubitosi
Persona
compositore
, Napoli / , Napoli
Biografia
Nata Gubitosi, moglie di Franco Michele Napolitano. Fondò nel 1918 l'Associazione "A.Scarlatti"
Fonte : Rassegna stampa Ricordi, Autori Def. G-MO, Caveau 3.
Emilia Gubitosi (Napoli, 3 febbraio 1887 – Napoli, 17 gennaio 1972) è stata una pianista, direttrice di coro e compositrice italiana.
Emilia Gubitosi proveniva da una famiglia appartenente all'alta borghesia napoletana, figlia Samuele e Filomena Abbamonte[1]. Studiò musica con Beniamino Cesi, Costantino Palumbo, Francesco Simonetti, Camillo De Nardis e Nicola D'Arienzo al Conservatorio San Pietro a Majella a Napoli, conseguendo il diploma di pianoforte nel 1904. Durante il periodo del conservatorio strinse amicizia con il violinista Alberto Curci, con il quale iniziò un duraturo sodalizio artistico.
Nel 1906 fu la prima donna in Italia a conseguire, con il massimo dei voti e la lode, il diploma di Composizione. In quell'epoca in cui era precluso alle donne portare a compimento quel tipo di gli studi accademici, fu necessario chiedere un permesso speciale al Ministro[2].
Al termine degli studi ebbe una breve carriera concertistica in tutta Europa. Compose musica in maniera costante per tutta la sua vita, sperimentando varie forme, dalla musica da camera al teatro lirico, dalle composizioni sinfoniche a quelle corali[3]. Dal 1914 fu docente al Conservatorio di Napoli, dove rimase fino al 1957, assistendo l'orchestra sinfonica di Napoli e dirigendo la scuola di coro associata ad essa insegnando teoria e solfeggio. Produsse anche numerose opere a scopo didattico assieme al marito, il compositore Franco Michele Napolitano sposato nel 1922. Lavorò inoltre come amministratrice nell'ambito della musica.
Nel 1918 fu cofondatrice, con Maria de Sanna e la collaborazione del poeta Salvatore Di Giacomo, dell'Associazione Musicale Alessandro Scarlatti[1][4], con lo scopo di promuovere la musica e la cultura italiana e partenopea[3].
Morì a Napoli nel 1972. Assieme al marito riposa nel cimitero di Anacapri, nella tomba a forma di canne d'organo opera dell'architetto Roberto Pane[1].
fonte: wikipedia
fonte: Andrea Sessa, Il melodramma italiano 1901-1925