Giuseppe Albergamo
Persona
fotografo
Gangi, Palermo / , Gangi, Palermo
Palermo, Via Libertà
Oltre alla fotografia amava la musica, la letteratura e il teatro. Più volte premiato durante le esposizioni campionarie, era maestro colorista (l'arte di colorare a mano le foto in bianco e nero) e precursore delle moderne tecniche di fotomontaggio. Nel 1923 vince il 1° premio all’Esposizione del Progresso Industriale a Roma e all’Exposition International du Progés Moderne a Parigi. Dal 1930 al 1960 è affiancato dal figlio Francesco.
Negli ultimi anni di vita distrugge gran parte delle sue lastre e dei suoi apparecchi, deluso dal cambiamento della fotografia e dalle nuove tecnologie. Grazie però al nipote Gaetano Albergamo, i pezzi rimasti sono stati salvati dall'oblio e donati al Comune di Gangi, che dedica un piccolo museo alla memoria dell'illustre concittadino a Palazzo Sgadari.
Biografia
Via Libertà - Palermo
Giuseppe Albergamo, nato a Gangi nel 1888, fotografo attivo a Palermo negli anni della Belle Époque. Dal suo studio in via Libertà (dove andò a lavorare anche il figlio Francesco), sono passati nobili, borghesi, bambini e fanciulle, tutti desiderosi di avere un proprio ritratto fotografico che tanto andava di moda al tempo. Ma Giuseppe Albergamo non si limitava a questo: artista geniale, più volte premiato durante le esposizioni campionarie, era maestro colorista (l'arte di colorare a mano le foto in bianco e nero) e precursore delle moderne tecniche di fotomontaggio. Morto nel 1964, negli ultimi anni di vita distrusse gran parte delle sue lastre e dei suoi apparecchi, deluso dal cambiamento della fotografia e dalle nuove tecnologie. Grazie però al nipote Gaetano Albergamo, ex professore di chimica ed appassionato al lavoro del nonno, i pezzi rimasti sono stati salvati dall'oblio e donati al Comune di Gangi, che dedicherà un piccolo museo alla memoria dell'illustre concittadino a Palazzo Sgadari.
fonte: palermo.repubblica.it
Giuseppe Albergamo è nato nel 1888 a Gangi. Era un uomo - ha raccontato il nipote Gaetano -dalle spiccate qualità artistiche e professionali. Oltre alla fotografia amava la musica, la letteratura e il teatro. S’impose con grandi meriti sia nel territorio che in campo nazionale ed estero con i suoi preziosi scatti e l’arte del ritocco a mano delle fotografie. Ottenne vari riconoscimenti: nel 1923 fu il vincitore del 1° premio all’Esposizione del Progresso Industriale a Roma e all’Exposition International du Progés Moderne a Parigi. Dal 1930 al 1960 ebbe accanto a lui il figlio Francesco che ne assecondò l’impegno e la scienza. Poi il declino e la malattia. Morì il 24 maggio 1964”.
fonte: lavoceweb.com