Lodovico Cavaleri
Persona
cartellonista
, Milano / , Cuvio, Varese
Biografia
articolo dedicato in Ars Et Labor, 1908, vol.I, pag.12-16
Esponente dell'ultimo naturalismo lombardo, si forma come autodidatta interrompendo gli studi di medicina per dedicarsi esclusivamente alla pittura nel 1888. Dal 1890 si specializza nell’esecuzione di marine sulla suggestione delle coeve ricerche di Pompeo Mariani e Giorgio Belloni, ma in seguito si avvicina alla sensibilità antinaturalistica di fine secolo, cui forse contribuisce la frequentazione del poeta simbolista Gian Pietro Lucini. Accanto alla intensa pratica pittorica svolge anche l’attività di illustratore e cartellonista. È assiduamente presente alla principali rassegne espositive riportando un notevole successo di mercato e riconoscimenti ufficiali, tra cui la medaglia d'oro all’esposizione internazionale di Monaco del 1902. Una sua mostra personale è allestita presso la Galleria Pesaro nel 1918 e, di nuovo, nella stessa prestigiosa sede nel 1935.
fonte: wikipedia
Cavaleri, Lodovico (Milano 1867 - Cento 1942)incisore; pittore. Varianti del nome: Cavaleri Ludovico (fpnte: graficaincomune)
Lodovico Cavaleri
Milano, 1867 - Cuvio (Varese), 1942
Esponente dell’ultimo naturalismo lombardo, si forma come autodidatta interrompendo gli studi di medicina per dedicarsi esclusivamente alla pittura nel 1888. Dal 1890 si specializza nell’esecuzione di marine sulla suggestione delle coeve ricerche di Pompeo Mariani e Giorgio Belloni, ma in seguito si avvicina alla sensibilità antinaturalistica di fine secolo, cui forse contribuisce la frequentazione del poeta simbolista Gian Pietro Lucini. Accanto alla intensa pratica pittorica svolge anche l’attività di illustratore e cartellonista. E’assiduamente presente alla principali rassegne espositive riportando un notevole successo di mercato e riconoscimenti ufficiali, tra cui la medaglia d’oro all’esposizione internazionale di Monaco del 1902. Una sua mostra personale è allestita presso la Galleria Pesaro nel 1918 e, di nuovo, nella stessa prestigiosa sede nel 1935.
Elena Lissoni
fonte: fondazione Cariplo
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