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Mario Gangi

Persona

chitarrista

, Roma / , Roma


Biografia   

Mario Gangi (Roma, 10 maggio 1923 – 15 febbraio 2010) è stato un chitarrista italiano. Si colloca indiscutibilmente tra i protagonisti assoluti dello scenario chitarristico internazionale. La poetica di Gangi, basata sulla naturale fusione di diversi linguaggi musicali che spaziano dal classico al jazz, precorre sicuramente i tempi. Il suo carisma, la creazione di opere originali, la capacità di spaziare in tutti i generi musicali, la sua “scuola” chitarristica, gli oltre vent'anni di permanenza in veste di interprete sia classico che elettrico nelle orchestre della RAI, ne fanno un musicista dal percorso artistico pressoché unico ed irripetibile.

Nato a Roma il 10 maggio 1923 è stato allievo di chitarra del padre Alfredo (valente interprete di chitarra, contrabbasso e banjo in diverse orchestre jazz degli anni ‘30). Si diploma presso il Conservatorio di Santa Cecilia in armonia principale con il M° Cesare Dobici, in contrabbasso, con il massimo dei voti, sotto la guida del grande Isaia Billé. Ha inizialmente affiancato l'attività di contrabbassista nell'orchestra della radio italiana a quella di chitarrista, finendo poi per privilegiare quest'ultima. Si è spento il 15 febbraio 2010 intorno alle 18.30.

Ha intrapreso sin da ragazzo la carriera chitarristica, esibendosi dal vivo (in quanto era ancora poco praticata la registrazione) ai microfoni dell'EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, la RAI di allora). Ha dato concerti in tutto il mondo: in Europa, in America, in Australia e in Giappone, dove ha tenuto due serie di concerti dal 1980 al 1985. Nel 1954 ha eseguito, in prima esecuzione assoluta, il Concerto dell'Argentarola per chitarra e orchestra di Ennio Porrino, a lui dedicato. Ha suonato la prima esecuzione di Nunc (Suoni Notturni è stato registrato in prima esecuzione per la Rai da Alvaro Company, 1960 Archivi Rai) ed è stato il primo esecutore e revisore in tempi moderni del Concerto op.30 di Mauro Giuliani. Ha tenuto la prima esecuzione, con l'orchestra della Filarmonica di Berlino, dell'Ode super Chrysea Phorminx di Roman Vlad. Ha suonato a lungo con il Quartetto d’Archi dell'Accademia di Santa Cecilia. Interprete raffinato, nei concerti, oltre ad eseguire i grandi classici di ogni epoca, amava inserire brani di altri generi musicali dando ad essi pari dignità artistica. Ha inciso principalmente per le case R.C.A. Victor e Fonit Cetra.

il Metodo per chitarra in tre volumi (ed. Ricordi) ha accompagnato i progressi chitarristici di diverse generazioni. Il suo insegnamento nei Conservatori di Napoli e di Roma ha formato, direttamente e indirettamente, moltissimi professionisti italiani. A Roma è stato affiancato nel 1975 dal suo ex allievo e collaboratore Carlo Carfagna, assieme al quale ha istituito quella che viene storicamente definita la "Scuola romana di Santa Cecilia". Tra i suoi numerosi allievi, oltre a Carlo Carfagna, ricordiamo Pasqualino Garzia, Mario Quattrocchi, Guglielmo Papararo (periodo napoletano di San Pietro a Majella ), Bruno Battisti D'Amario, Antonio De Rose, Filippo Rizzuto, Angelo Ferraro, Girolamo Gilardi (primo periodo romano), Fausto Cigliano, Carlo Marchione, Stefano Cardi, Luigi Sini, Paolo Bontempi, Adriano Rullo, James Demby, Giandomenico Anellino, Nicola Daniele, Francesco Daniele (periodo della Scuola Romana di Santa Cecilia) ed altri. Ha rivestito un ruolo determinante nella diffusione della chitarra classica: presenta la trasmissione televisiva “Chitarra, amore mio” (1965) insieme al chitarrista jazz Franco Cerri e, in seguito al grande successo ottenuto, realizza con lo stesso Cerri, il Corso di chitarra in fascicoli (prima ed. 1982 Fratelli Fabbri Editori - quattro ristampe).

Realizza molte trascrizioni e revisioni di opere di grande importanza chitarristica, in un periodo storico (anni ’70) in cui era estremamente difficoltoso reperire del materiale e, soprattutto, fotocopiarlo. Le più importanti, realizzate per lo più in collaborazione con Carlo Carfagna, sono: l’integrale in tre volumi degli Studi di Fernando Sor, l’integrale in quattro volumi dell'opera di Francisco Tárrega, le quattro Suite per liuto di Johann Sebastian Bach, l’Op. 48 di Mauro Giuliani, il Metodo per chitarra di Dionisio Aguado ed altre ancora. Realizza insieme a Carfagna il Dizionario chitarristico italiano (Berben 1968).

Tra le sue opere principali pubblicate menzioniamo per la Ricordi: Studi (della terza parte del metodo), 6 Pezzi Moderni, For Charlie Parker (in “8 Pezzi di Autori Contemporanei”), per la Zanibon: Fabulae per 2 chit., Suite Italiana per 2 chit. e per la Berben: Fiaba, Blues, Incantevole, La ronde folle, Melodia abruzzese, Saltarello romano (in “Raccolta di musiche”), Ninna Nanna a Pabú, Suite Spagnola per 2 chit., Tarantella, Tre piccoli pezzi. La Carisch ha edito recente il volume Mario Gangi - Fra Classico e… Jazz, 11 composizioni moderne con intavolature e CD a cura di Roberto Fabbri.

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