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Adriano da Bologna

Persona

compositore

, Bologna / Bologna


Biografia   

Biografia

Di famiglia originaria della lucchesìa, entrò nell'ordine dei monaci Olivetani nel 1587, per prendere i voti nel 1590, cambiando nome da Tomaso a Adriano.
Uno dei suoi insegnanti presso il monastero fu Gioseffo Guami, che ne influenzò lo stile.
La sua attività d'organista cominciò presso il monastero di San Michele in Bosco, a Bologna, proseguendola, poi, ad Imola (1600-1606), Gubbio (1606-1609), Venezia e Verona. Nel 1610 fu chiamato come organista dell'abbazia di Monte Oliveto Maggiore e nel 1611 nuovamente a San Michele in Bosco. Qui divenne la figura centrale della vita musicale bolognese: nel 1615 fondò l'Accademia dei Floridi, poi ricostituita 1623, sotto la guida di Girolamo Giacobbi con la denominazione di Accademia dei Filomusi, ove Banchieri prese il soprannome di Dissonante. Nel 1624 fu insignito del titolo di abate onorario.

Le opere

Ricchissima e multiforme fu la creatività di Banchieri, l'opera di questo insolito monaco musicista e letterato, non solo è testimonianza di un'operosità certo superiore alla media, ma denota anche una viva curiosità e una capacità d'indagine e di critica sorprendenti nelle sue varie discipline. La sua produzione teorica non è da separarsi, per una corretta analisi, dall'intensa attività pratica, esercitata non solo come musicista, organista e compositore, ma anche come organizzatore delle manifestazioni liturgiche-musicali, della sua chiesa, come insegnate, come animatore della vita musicale, e fondatore di accademie. Si occupò, infine, anche della costruzione di strumenti musicali, sua invenzione è l'arpichitarrone (o arpitarrone) citato nell'edizione dell 1611 de L'organo suonarino.
Come Orazio Vecchi, Banchieri era interessato - quando ancora si era alle origini dell'opera lirica - a trasformare il madrigale per uso drammatico.
Fu uno degli autori che svilupparono la cosiddetta commedia madrigalistica (o anche commedia harmonica), raccolte di madrigali che, eseguiti uno di seguito all'altro, raccontavano una storia (come ad esempio il Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena e la Barca di Venetia per Padova).
In passato tale forma musicale è stata considerata appunto uno dei più importanti precursori dell'opera lirica come la si conosce oggi, anche se la maggior parte dei musicologi attualmente la ritiene piuttosto uno sviluppo distinto, parte dell'interesse generale per le forme musico-drammatiche esistente in Italia in quel periodo.
Banchieri fu inoltre un importante compositore di canzonette, forma musicale più leggera del madrigale e molto popolare nel tardo XVI secolo.
Nell'ambito dell'attività letteraria esercitata da Banchieri sotto lo pseudonimo di Camillo Scaligeri (o Scaliggeri) della Fratta, le oprere di maggior interesse sono le commedie in prosa, nelle quali si trovano mescolati il toscano e 3 o 4 dialetti diversi. La struttura è quella della tipica del teatro cinquecentesco, con una molteplicità di trame che in realtà sono riconducibili ad un unico intreccio, molto simile da una commedia all'altra.

fonte: wikipedia

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