Paolo Rio Nardi
Persona
pianista
Bologna
Biografia
Nardi, classe 1899, era nato a Bologna dove aveva fatto in tempo a sedere sulle ginocchia di Carducci. Il padre ferroviere, di genia livornese un tempo agiata, presto venne trasferito a Firenze. Quattrini per pagare le lezioni di piano non ce n'erano, perciò Rio bambino aveva imparato a procurarseli suonando l'inno dei Savoia al circolo monarchico. Quel soldo di cacio talentuoso e riflessivo interessò Giuseppe Buonamici, che era stato allevato alla musica da Liszt e da suo genero Hans von Bülow, residente qualche tempo a Firenze per scordarsi la moglie Cosima fuggita con Wagner. Da Buonamici, cui era concesso ricevere gli allievi nel suo studio di borgo Pinti anziché all'Istituto musicale, Nardi entrò in confidenza con una bimba più piccola d'un paio di anni, Gregoria Gobbi, la figlia del procuratore del re destinata a diventare sua moglie nel 1927. I due percorsero la stessa strada fino al diploma: venuto a mancare Buonamici nel 1914, furono dirottati alla classe di Edgardo Del Valle de Paz, con il quale sorsero incomprensioni che l'influente procuratore Gobbi troncò imponendo l'assunzione all'Istituto musicale, senza concorso, di Ernesto Consolo, un concertista di prim'ordine, pure lui di ceppo lisztiano. Fu grazie a lui se, al principio degli anni Venti, Nardi fu introdotto nella cerchia di Busoni. Il primo incontro avvenne in un appartamento romano senza che quasi corresse parola. Un cameriere accompagnò il giovane in un salone, presso il piano. Busoni comparve poco dopo e fece soltanto cenno all'ospite di accomodarsi su una sedia: per tre ore poté star lì ad ascoltare il grande pianista che studiava. In seguito il Maestro esortò Nardi a raggiungerlo in Germania, ma Consolo lo dissuase, poiché, gli disse, Busoni trattava male gli allievi. Intanto Rio e Gregoria avevano debuttato. Separatamente nel 1916, in duo nel '18. Una carriera durata fino agli anni Sessanta fatta di concerti in comune, solistici, in ensemble con altri colleghi. Quando per la prima volta suonarono insieme a Parigi, conobbero Gabriel Fauré. Sovente facevano incursione al Vittoriale, vezzeggiati da D'Annunzio. Nardi, intenso interprete di Chopin, tenne assieme a Consolo il concerto inaugurale degli Amici della musica, nel 1920, e collaborò con i direttori Pierre Monteux, Eduard van Beinum al Concertgebouw di Amsterdam, Ataúlfo Argenta, Peter Maag. Scomparso nel 1984, tre anni prima della moglie, oggi il suo nome resta legato soprattutto all'attività didattica svolta principalmente al "Cherubini", fino al 1968, e al Mozarteum di Salisburgo tra i Cinquanta e i Sessanta. Circa tremila allievi tirati su, fra cui Rossana Bottai, Riccardo Risaliti, Pier Narcisi Masi, Marco Vavolo, Giuseppe Fricelli, Daniele Lombardi, Stefano Fiuzzi, Giampaolo Muntoni, il nipote Gregorio Nardi e l'erede del pittore statunitense John Singer Sargent, Sally. Da loro pretendeva che restassero in aula tutto il giorno a seguire anche le lezioni altrui. Capitava che tenesse loro le mani sulle spalle o li dirigesse, ma perlopiù insegnava seduto a un secondo pianoforte, suonando molto. Antimilitarista qual era, ai suoi studenti maschi suggeriva un sacco di trucchetti da attuare durante la visita di leva, per venire riformati. E siccome aveva sempre disprezzato la sconcezza etica e culturale del fascismo, durante la guerra falsificò visti per gli ebrei con il timbro sottratto a un capitano.
...
IL CARATTERE
Aveva modi pacati però reagiva con forza se veniva provocato
LA VITA
Gli incontri con Busoni e D'Annunzio, i concerti e i ricordi dei tremila allievi
LA PASSIONE
Rio Nardi (accanto e sotto), nato a Bologna nel 1899, ha insegnato al Cherubini fino al 1968 ed è scomparso nel 1984. A destra, una scena del film Lezioni di piano (1933)
fonte: repubblica