Werner Egk
Persona
compositore
, Auchsesheim-Donauwörth, Germania / , Inning am Ammersee, Germania
Biografia
Werner Egk (pseudonimo di Werner Joseph Mayer; Donauwörth, 17 maggio 1901 – Inning, 10 luglio 1983) è stato un compositore tedesco.
Werner Egk nasce in un piccolo villaggio bavarese, Auchsesheim, oggi parte del comune di Donauwörth. Quando è ancora piccolo, la famiglia si spostò ad Augusta, dove iniziò a studiare musica, rivelando grandi attitudini per quest'arte. A partire dall'età di 20 anni, studiò direzione d'orchestra e composizione con Carl Orff, a Monaco. Qui sposò Elizabeth Karl: fu in suo onore che cambiò il cognome da Mayer a Egk. Egk sta infatti per Elizabeth Geborene Karl (Elizabeth nata Karl)[1][2]. Per breve tempo studiò filosofia presso l'università di questa città. Nel 1928 si spostò a Berlino dove strinse amicizia con Arnold Schoenberg, Kurt Weill, Bertolt Brecht e Hanns Eisler. Nella capitale maturò il suo interesse per la musica per radio, scrivendo molte composizioni per questo nuovo mezzo[2].
La prima sua composizione a guadagnare una certa notorietà fu l'opera lirica "Die Zaubergeige" (Il violino magico) eseguita per la prima volta a Francoforte nel 1935. L'opera era costruita su materiali folkloristici bavaresi oltre a strutture fortemente dissonanti, tipiche dell'ambiente musicale tedesco dell'epoca e oltreché legate alla musica di Igor Stravinskij[1] e dalle musiche dei compositori francesi contemporanei[3]. Fra il 1936 e il 1941 fu direttore del Teatro dell'Opera di Berlino, acquisendo poi grande fama con la vittoria della medaglia d'oro nella sezione "Orchestra" per l'Arte ai Giochi della XI Olimpiade.
La sua opera seguente Peer Gynt, tratta dall'omonimo capolavoro di Ibsen fu sì un grande successo di pubblico, ma non venne gradita dalle gerarchie naziste per le influenze jazz e atonali in essa contenute. Ciononostante Goebbels elogiava nel suo diario ogni attività del compositore, lodandolo come un enorme talento[1]. Durante tutto il periodo della Seconda guerra mondiale Egk fu considerato da Hitler come il miglior compositore tedesco. Nel periodo bellico non scrisse nulla, fatta eccezione per Joan von Zarissa, balletto del 1940[4].
Non occupandosi mai di politica e non entrando mai in contatto con i gerarchi nazisti, uscì indenne dai processi che ebbero luogo dopo la fine della guerra; gli unici impegni sociali a cui prese parte furono le associazioni in difesa della libertà dei compositori, per le cui cause combatté fin che ebbe vita[2].
Dal 1950 insegnò composizione presso il Conservatorio di Berlino Ovest e in seguito divenne direttore del Teatro dell'Opera Bavarese. Considerato come uno dei più grandi compositori della Germania occidentale venne premiato con diverse onorificenze[2] fra cui quella dell'Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti, che gli venne assegnata nel 1981, un anno prima che al suo primo maestro Carl Orff.