Pierre Petit
Persona
fotografo
Aups, Francia / Parigi, Francia
Paris, rue Lafayette 122
Paris, Place Cadet. 27.29.31
Succursale a Bade
Lavora come assistente presso lo studio parigino di André Adolphe Eugène Disderi. Apprende quindi le tecniche della ripresa fotografica, sviluppando però nel tempo un suo stile personale che lo induce ad abbandonare l’atelier del maestro e ad aprire, nel 1858, una propria attività di fotografo.
Allestisce mostre fotografiche personali fin dai primi anni di attività, e nel 1867 viene scelto come fotografo ufficiale dell’Esposizione Universale di Parigi. Passano dal suo studio politici, uomini di cultura, artisti, soprattutto musicisti. Nei primi anni Settanta gli viene commissionata una serie di immagini sulla realizzazione della Statua della Libertà, per documentarla esegue numerose riprese fotografiche sia in patria che a New York, dove si reca più volte. Sperimentatore oltre che fotografo, pubblica anche dei saggi sull’arte fotografica e nel 1898 è il primo a tentare l’esecuzione di riprese subacquee.
Biografia
Indirizzo: Parigi, rue Lafayette 122; Place Cadet. 27.29.31 / succursale a Bade
Pierre Petit nasce in Francia, ad Aups, nel 1832 e giunge alla fotografia essendo uno dei numerosi giovani che verso la metà degli anni Cinquanta del XIX secolo lavora come assistente presso lo studio parigino di André Adolphe Eugène Disderi.
E’ uno dei primi ad entrare alle dipendenze del bizzarro inventore della “carte de visite”, tipo di ritratto che Disderi brevetta nel 1854 aprendo nello stesso anno il famoso studio al n° 8 di Boulevard des Italiens.
Apprende quindi le tecniche della ripresa fotografica, sviluppando però nel tempo un suo stile personale che lo induce ad abbandonare l’atelier del maestro e ad aprire, nel 1858, una propria attività di fotografo.
Mette subito in mostra le sue qualità, non solo come ritrattista, e le immagini che produce vengono apprezzate tanto da renderlo in breve tempo molto noto nell’ambiente artistico parigino.
Lo splendido ritratto dello storico Francois Guizot
Allestisce mostre fotografiche personali fin dai primi anni di attività, continuando con una certa regolarità ad esporre i suoi lavori, tanto che nel 1867 viene scelto come fotografo ufficiale dell’Esposizione Universale di Parigi.
Si tratta di un evento di gigantesche proporzioni e pari risonanza, sia per quanto riguarda gli spazi utilizzati, sia per il numero e la provenienza degli oltre 50.000 espositori.
Al Champ de Mars viene allestita una vera e propria città, dove l’esposizione, aperta ufficialmente il 1° aprile e chiusa il 31 ottobre , è visitata da poco meno di dieci milioni di persone.
L’atteggiamento semplice e diretto che caratterizza l’approccio di Petit con i suoi soggetti gli assicura la simpatia di numerosi personaggi, anche importanti, fra cui lo stesso imperatore Napoleone III.
Passano dal suo studio politici, uomini di cultura, artisti, soprattutto musicisti; esegue ritratti divenuti molto noti a Hector Berlioz, Maurice Ravel, Richard Wagner, ma anche a Francesco II di Borbone, re delle Due Sicilie.
Nei primi anni Settanta gli viene commissionata una serie di immagini sulla realizzazione della Statua della Libertà, altro evento di portata storica, per documentare il quale egli esegue numerose riprese fotografiche sia in patria che a New York, dove si reca a più riprese.
Per Petit si tratta di una seconda opportunità formidabile, che gli frutta un ritorno eccellente, sia in termini economici che di immagine; sul marchio che contraddistingue le cartes de visite uscite dal suo studio, situato al n° 31 di Place Cadet, appare la dicitura “PHOTOGRAPHIE DES DEUX MONDES – EXPOSITION UNIVERSELLE”.
Sperimentatore oltre che fotografo, pubblica anche dei saggi sull’arte fotografica e nel 1898 è il primo a tentare l’esecuzione di riprese subacquee.
Muore a Parigi nel 1909.
Rimangono di lui eccellenti immagini di famosi personaggi del suo tempo, ventuno delle quali sono conservate presso la National Portrait Gallery di Londra.
fonte: storiadellafotografia.it