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Raffaello De Banfield

Persona

compositore

, Newcastle, Regno Unito / , Rive d'Arcano, Udine


Biografia   

Raffaello de Banfield, il cui nome vero era Raphael Douglas Baron von Banfield Tripcovich, nacque il 2 giugno 1922 a Newcastle-upon-Tyne in Gran Bretagna e morì il 7 gennaio 2008 a Rive d’Arcano (Udine).
Raffaello de Banfield era figlio di Gottfried Baron von Banfield, l’asso della aviazione militare austro-ungarica e della Contessa Maria Tripcovich.
Dal 27 dicembre 1986 era sposato con Maria delle Grazie dei Conti Brandolini d'Adda.
Studiò al "Lyceum Alpinum" di Zuos in Svizzera, poi in Italia al Liceo "Dante Alighieri" di Trieste, all'Università di Bologna, al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia sotto la guida di Gian Francesco Malipiero, poi ancora a Trieste con il Maestro Vito Levi ed infine a Parigi dal 1946 al '49, dapprima al Conservatoire National de Musique con Henry Bassera, poi con Nadie Boulanger a Parigi.
Fu compositore, professore e direttore dell'American Conservatory of Music di Fontainebleau. In quegli anni conobbe Herbert von Karajan, con il quale ebbe un profondo e duraturo rapporto di amicizia. Nella capitale francese frequentò Pablo Picasso, Jaen Cocteau e Francio Poulenc e molti altri.
Nel 1949, grazie alla pittrice Leonor Fini, conobbe Roland Petit e compose la musica per il suo nuovo balletto: nacque così "Le combat", rappresentato a Londra. L’opera con la coreografia di Dimitrije Parlic fu rappresentata trentanove (39) volte alla Wiener Staatsoper.
Si spostò dall'Italia alla Francia, dall'Inghilterra all'America, dove visse per dieci anni. Fino al 1958 soggiornò tra Parigi e New York, e strinse una rapporto di amicizia anche con Maria Callas.
Dal 1972 al 1996, ininterrottamente per 24 anni, fu apprezzato e stimato direttore artistico del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, che rinnovò e modenizzò ampiamente.
Tra il 1978 e il 1986 fu direttore artistico del "Festival dei due mondi" di Spoleto.
Le sue composizioni vennero rappresentate in tutto il mondo.
Nel 1992, alla chiusura del Verdi per i lavori di restauro, fu uno dei promotori della trasformazione, rapida ed efficace, della stazione delle autocorriere nella funzionale Sala Tripcovich, che consentì la prosecuzione dell'attività musicale e artistica del teatro.
Ottenne numerose Decorazioni ed Onoreficienze tra le quali quella di Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana e quella di Gran Cavaliere della Legion d’Onore consegnatagli da François Miterrand nel 1994.

fonte: www.nuovolitorale.org

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