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Achille Coen

Persona

fotografo

Finale Emilia, Modena / Fidenza

Borgo S. Donnino ora Fidenza, piazza Cavour (1882ca-1890ca)
Borgo S. Donnino ora Fidenza, via Garibaldi (1891-1892)
Bastelli (1893-1894)
Castione (1895-1910)
Salsomaggiore

COEN Achille (Finale Emilia 1850-Fidenza 1910), fotografo e padre del fotografo Nello (Fidenza 30.11.1890). Inizia a fotografare in Francia, in particolare a Nizza, per circa un biennio. Iscritto per la prima volta nei ruoli camerali nel 1885, oltre che a Borgo San Donnino è attivo anche a Salsomaggiore dove la famiglia risiede dal 29 marzo 1911 al 31 dicembre 1913; l’apertura dei due studi è garantita, oltre che dalla vicinanza dei due centri, anche dalla collaborazione della consorte Ida Soavi che affianca il Coen nei lavori di camera oscura. 
A Salsomaggiore avviene l’incontro con la Duchessa d’Aosta, che appassionata fotografa, gli commissiona lavori e nel 1904 gli concede l’uso dello stemma ducale; altre relazioni di lavoro verranno da questa frequentazione. Lo studio risulta indicato commercialmente come Premiata Fotografia A. Coen ancora negli anni 20 .


Biografia   

Indirizzo: Salsomaggiore e Borgo S. Donnino

COEN Achille (Finale Emilia 1850-Fidenza 1910). Borgo San Donnino ora Fidenza, piazza Cavour (1882 ca.-1890 ca.), via Garibaldi (1891-1892). Bastelli (1893-1894). Castione (1895-1910). Fotografo, padre del fotografo Nello (Fidenza 30.11.1890) e di Claudina o Blandina (Fidenza 25.5.1906 emigrata a Bologna il 14.8.1939) e di Anna (Salsomaggiore 6.3.1895), cg. Prota emigrata a Napoli il 3.4.1938. Inizia a fotografare in Francia, in particolare a Nizza, per circa un biennio. Iscritto per la prima volta nei ruoli camerali nel 1885 ne viene cancellato per decesso nel 1910, oltre che a Borgo San Donnino è attivo anche a Salsomaggiore dove la famiglia risiede dal 29 marzo 1911 al 31 dicembre 1913; l’apertura dei due studi è garantita, oltre che dalla vicinanza dei due centri, anche dalla collaborazione della consorte Ida Soavi che affianca il Coen nei lavori di camera oscura. 
A Salsomaggiore avviene l’incontro con la Duchessa d’Aosta, che appassionata fotografa, gli commissiona lavori e nel 1904 gli concede l’uso dello stemma ducale; altre relazioni di lavoro verranno da questa frequentazione: Zanardelli, Di Rudinì, Ernesto Nathan, Vittorio Emanuele Orlando, il principe del Montenegro… La capacità professionale gli permette di risolvere alcuni sorprendenti risultati sia negli interni che nell’abside e nella fiancata sud del Duomo di Fidenza. Vanno ricordate anche le immagini realizzate a Soragna nella rocca dei Meli Lupi e l’album Ricordo di Salsomaggiore e di Tabiano del 1885 circa. L’Annuario fotografico del 1911 lo indica ancora attivo anche se l’attività può essere stata svolta come ditta sopravvivendo il vecchio marchio. Lo studio risulta indicato commercialmente come Premiata Fotografia A. Coen ancora negli anni 20 come da quanto riportato dall’Annuario Generale e da una pubblicità apparsa in «Bianco e Nero» ove si avverte la clientela che, oltre ad essere specializzato negli ingrandimenti, esegue lavori artistici e commerciali.

fonte: parmaelasuastoria.it

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