Francesco Garzes
Persona
artista drammatico
Troina, Enna
/
Mestre, Venezia
Biografia
attore italiano (Troina, Enna, 1848-Mestre 1894). Figlio di Luigi, fu giornalista (corrispondente da Berlino di alcuni quotidiani), autore drammatico e attore di rilievo. Tentò il capocomicato, riunendo i migliori attori del tempo e affrontando ingenti spese di allestimento; la rovina finanziaria lo portò al suicidio.
fonte: sapere.it
Tra questi Luigi Garzes, venuto in Sicilia per motivi politici e artistici, era attore e patriota, dove rimase per parecchio tempo, e dove nacquero i suoi figli, due dei quali, Arturo (nato a Caltanissetta il 29 febbraio 1856) e Francesco (nato a Troina, in provincia di Enna, nel luglio 1848), diventeranno, da valenti figli d’arte, personaggi famosi nella storia del teatro non solo siciliano ma nazionale.
Dopo essere stato attore in diverse compagnie, da comico brillate, Francesco Garzes, che è stato allievo del grande Bellotti Bon – con la compagnia del quale è capocomico sin al 1882 – decide di fondare una sua impresa filodrammatica. Dapprima, nel 1891, con Pasta e Reinech e il sodalizio tra i tre durerà a lungo: la Compagnia produrrà e metterà in scena diverse commedia, parecchie dal buon esito di critica e di pubblico. Tra le più famose Il Signor d’Albret, Filtration, Un episodio sotto la comune scritte dallo stesso Garzes.
Poi, il tentativo di mettere in piedi da solo una compagnia all’avanguardia, senza badare a spese per le scenografie e per gli attori: recitano per la sua compagnia Giovanni Emmanuel e la schiera di attori comici e brillanti del tempo, e persino Eleonora Duse, nel 1894. Ma l’impresa, pur dandogli notorietà, si rivela ardua e costringe Francesco a contrarre debiti con promesse che difficilmente potrà onorare. Comincerà così a maturare in lui l’idea del suicidio, che si concretizzerà una mattina di aprile in un albergo di Mestre, alla maniera – eroica e spettacolare – del suo maestro Bellotti Bon, con un colpo di pistola al cuore.
fonte:I Garzes e il teatro in Sicilia nell’800 (lafrecciaverde.it)