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Gerolamo Rovetta

Persona

commediografo

, Brescia / , Milano


Biografia   

"Romanticismo", dramma in quattro atti di Gerolamo Rovetta, uscito nel gennaio 1903 per i tipi di Baldini & C. Interprete della nuova generazione borghese dell'età postunitaria, Gerolamo Rovetta ha legato il suo nome al romanzo di osservazione analitica e alla commedia d'intreccio d'argomento contemporaneo, generi coi quali si era consumata, anche attraverso l'importante mediazione francese, la parabola del realismo italiano.

Gerolamo Rovetta (Brescia, 30 novembre 1851 – Milano, 8 maggio 1910) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano.
Figlio del patriota bresciano Agostino Rovetta e della benestante Maria Ghisi, che fu madre distratta dalla natura ambiziosa e dalla vita di società. Il piccolo Gerolamo perse il padre all'età di nove anni e dovette seguire a Verona la madre risposata. Affidato a pedagoghi incapaci, studiò poco e male, lasciandosi presto coinvolgere dalla vita di società del salotto materno, dove conobbe giornalisti, letterati e artisti.
La crescente passione per l'arte e le disponibilità finanziarie assicurategli dalla eredità del patrimonio paterno lo indussero a trasferirsi a Milano, dove gli riuscì facile introdursi nell'alta società e dove pubblicò il suo primo romanzo Mater dolorosa. Ben presto la vita dissipata lo ridusse in gravi difficoltà economiche, fino a spingerlo al suicidio. Lasciò incompiuto il suo ultimo romanzo, Il successore.
Fu autore di romanzi e racconti, nei quali rivelò una certa attitudine alla osservazione psicologica, peraltro poco approfondita, nonché di opere teatrali. Il suo primo romanzo fu Mater dolorosa, scritto nel 1882, ambientato nel mondo dei nobili, che fu spesso campo di osservazione delle sue commedie d'intreccio.
Gerolamo Rovetta si può definire uno scrittore verista, perché le sue opere nascono dall'osservazione attenta della società e dei singoli individui, rappresentati talvolta con pessimismo, talvolta con ironia. Tuttavia i suoi personaggi restano su uno sfondo tardo-romantico con oscillazioni e contraddizioni, che in ogni caso fanno di questo scrittore un interprete del suo tempo. Egli apprezzò i libri dei francesi Émile Zola e Alphonse Daudet, dai quali trasse l'ispirazione per i suoi drammi, rappresentanti la politica e la borghesia lombarda fra l'Ottocento e il Novecento, lontane ormai dagli ideali del Risorgimento e con le incertezze tipiche di un'età di transizione.
Fu amato dal pubblico e la sua popolarità non fu legata solo all'opera principale Romanticismo, ma anche ad alcuni romanzi che ebbero grande diffusione. Tra questi Mater dolorosa (1882), La Signorina (1900), La Baraonda (1905).
Il dramma Romanticismo ebbe successo per il suo contenuto patriottico, e successivamente ne fu anche tratto un film per la regia di Clemente Fracassi e l'interpretazione di Amedeo Nazzari e Clara Calamai. In teatro sia Romanticismo che I disonesti ebbero in Paola Pezzaglia un'interprete ideale.

fonte: wikipedia

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