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Luigi Caldanzano

Persona

cartellonista

, Cagliari / , Genova


Biografia   

Luigi Enrico Caldanzano (Cagliari 1880 – Genova 1928) può essere considerato, a pieno titolo, uno dei massimi esponenti per quanto riguarda l’arte dell’ affiche pubblicitaria.
Caldanzano, trasferitosi a Milano nel 1910, iniziò a lavorare come grafico presso le Officine Grafiche Ricordi al fianco di prestigiosi cartellonisti come Marcello Dudovich e Leopoldo Metlicovitz. In quel periodo realizzò alcune copertine d’ispirazione sarda per la rivista “Ars et Labor”, copertine per spartiti musicali, manifesti per opere teatrali, ecc. Fu anche tra i primi a cimentarsi nella nascente cartellonistica legata al cinema e, nel 1914, ebbe modo di lavorare, in felice sintonia con Metlicovitz, alla serie di manifesti per il film Cabiria di Giovanni Pastrone.
Risalgono a quegli anni anche numerosi pastelli con vedute e scorci di Cagliari che l’editore Dessì utilizzò per realizzare una serie di 12 cartoline illustrate.


Come illustratore collaborò alla rivista “Sardegna“, diretta dall’amico Attilio Deffenu, per il quale mise a disposizione anche la sua esperienza per aiutarlo a superare le difficoltà tecniche inerenti la stampa del mensile.
Caldanzano si cimentò anche nella pittura nella quale non riuscì, però, a dare il meglio di sé.
Durante la prima guerra mondiale venne ferito e trascorse la convalescenza a Roma dove frequentò lo studio del giornalista Pasquale Marica e conobbe altri illustratori sardi, come Tarquinio Sini e Mario Mossa De Murtas. Tornato in Sardegna, intraprese un viaggio a piedi e a cavallo all’interno dell’isola, raccogliendo studi di figura e di paesaggio. Nel 1919 realizzò la copertina per il volume di Stefano Susini “Intrepidi sardi” che conteneva un’ode alla Brigata Sassari. Il disegno riproduceva l’impugnatura di una baionetta con avvolto un nastro bianco e rosso, i colori della Brigata Sassari. Sul frontespizio della pubblicazione veniva precisato che la copertina era stata realizzata dal pittore Gigino Caldanzano “invalido di guerra“.

Nel 1920 Caldanzano sposò Lorenzina Serra, nata a Oristano ma residente a Genova e si stabilì in questa città dove riprese l’attività di grafico pubblicitario, eseguendo numerosi manifesti e tavole per diverse aziende.
Sorpreso da un temporale mentre si trovava a dipingere nella Riviera di Levante, si ammalò di broncopolmonite e, a soli 48 anni, morì nel gennaio del 1928.
Dopo la sua morte fu costituito a Cagliari un comitato che organizzò una grande mostra di suoi lavori che ne ripercorreva la carriera di cartellonista.

Un’altra grande mostra dedicata a Caldanzano si è tenuta da dicembre del 1993 a febbraio del 1994 presso il museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova. Per approfondire la conoscenza sull’Artista si consiglia la lettura e la visione del catalogo di quella mostra: Guido Giubbini (a cura di) “Luigi Enrico Caldanzano: un artista fra pittura e pubblicità”, Marco Sabatelli Editore – Savona, 1993

fonte: amerblog.wordpress.com

date di nascita e morte, fonte: chinica.unipd.it


Pier Luigi Caldanzano (Cagliari, 1880 - Genova, 1928) cartellonista, illustratore e anche disegnatore per ceramiche, ha lavorato certamente alle Officine Grafiche Ricordi fra il 1912 e il 1915, ma credo anche in seguito.
fonte: mail di Giovanna Ginex del 6.8.2015

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