Fratelli Vianelli
Persona
fotografo
Venezia, S. Zaccaria Campo S. Provolo N.4704
Giuseppe Maria Gioacchino (il maggiore) e Luigi Felice Fortunato (il minore)
Lo studio fotografico "Fratelli Vianelli", gestito dai fratelli Giuseppe e Luigi Vianelli, fu attivo a Venezia all'incirca fra il 1860 e il 1890.
I fratelli Giuseppe e Luigi Vianelli, originari di Chioggia, giungono a Venezia verso il 1858 e sono attivi fino al 1890 in campo S. Provolo 4704, in calle Larga San Marco, a San Bartolomeo in calle degli Stagneri 5256.
Famosi principalmente come ritrattisti in Italia e all’estero, i fotografi conquistano non solo i veneziani ma anche le teste coronate. E la fama procura anche qualche ripercussione negativa.
Nel 1862 i fratelli Vianelli sono oggetto di forti attacchi perché accettano di fornire all’imperatrice Elisabetta d’Austria i ritratti estratti dai negativi in loro possesso.
La questione induce, già all’epoca, a riflettere sui diritti d‘utilizzo e di sfruttamento economico dei negativi commissionati da terzi.
Dopo il 1890 il loro archivio fotografico viene rilevato dal fotografo Giovanni Jankovich mentre nello studio subentrano i Fratelli Agolini.
Biografia
Giuseppe e Luigi Vianelli, Fratelli Vianelli
Indirizzo: Venezia, S. Zaccaria Campo S. Provolo N.4704
Lo studio fotografico "Fratelli Vianelli", gestito dai fratelli Giuseppe e Luigi Vianelli, fu attivo a Venezia all'incirca fra il 1860 e il 1890 ca.
fonte: commons.wikimedia.org
Giuseppe Maria Gioacchino (il maggiore) e Luigi Felice Fortunato (il minore).
fonte: Linda Baldassin
I fratelli Giuseppe e Luigi Vianelli, originari di Chioggia, giungono a Venezia verso il 1858 e sono attivi fino al 1890 in campo S. Provolo 4704, in calle Larga San Marco, a San Bartolomeo in calle degli Stagneri 5256.
Famosi principalmente come ritrattisti in Italia e all’estero, i fotografi conquistano non solo i veneziani ma anche le teste coronate. E la fama procura anche qualche ripercussione negativa.
Nel 1862 i fratelli Vianelli sono oggetto di forti attacchi perché accettano di fornire all’imperatrice Elisabetta d’Austria i ritratti estratti dai negativi in loro possesso.
La questione induce, già all’epoca, a riflettere sui diritti d‘utilizzo e di sfruttamento economico dei negativi commissionati da terzi.
Dopo il 1890 il loro archivio fotografico viene rilevato dal fotografo Giovanni Jankovich mentre nello studio subentrano i Fratelli Agolini.
fonte: https://fototecatrieste.it/fotografi-in-fototeca/fratelli-giuseppe-e-luigi-vianelli-1858-1890/