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Giuseppe Mulè

Persona

compositore

, Termini Imerese, Palermo / , Roma


Biografia   

Musicista. Studiò al conservatorio di Palermo. Svolse attività di violoncellista, ma soprattutto di compositore e direttore d'orchestra. Diresse (1922-24) il conservatorio di Palermo, poi quello di Roma (1924-44). Compose musica teatrale (opere: Dafni, 1928; Liolà, 1935; ecc.) e strumentale, musiche corali e di scena per le tragedie greche recitate al teatro di Siracusa, musiche per film.

fonte: treccani.it


Biografia
Nato a Termini Imerese in provincia di Palermo, fu il quarto di cinque figli. All'età di 20 anni conseguì il diploma di violoncello e successivamente quello di composizione (sotto la guida di Guglielmo Zuelli) presso il Conservatorio di musica Vincenzo Bellini di Palermo.
Nel 1903, prima ancora di portare a termine gli studi accademici, compose un Largo per violoncello e pianoforte che fu utilizzato come sigla d'apertura nelle trasmissioni radiofoniche nazionali Eiar e Rai.
Conclusi gli studi al Conservatorio, Giuseppe Mulè si dedicò per qualche anno alla carriera di direttore d'orchestra.
Fu direttore del Conservatorio di Palermo dal 1922 al 1925, e successivamente coprì la stessa carica presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma dal 1925 al 1945.
Fu segretario nazionale del "Sindacato Nazionale Fascista Musicisti", ed in effetti fu capofila, assieme a Adriano Lualdi, dell'area più reazionaria della poetica (e della politica) artistico-musicale del regime fascista; durante il ventennio osteggiò strenuamente con tutti i suoi mezzi ogni movimento di avanguardia modernista.
Morto a Roma nel 1951, fu sepolto nella sua Termini Imerese. Il figlio, Francesco Mulè, è stato un attore cinematografico e teatrale di successo.

La sua musica
La musica di Giuseppe Mulè è oggi di rarissima esecuzione, probabilmente anche a causa della sua non rimarcabile originalità; le sue opere sono sovente basate su sistemi modali, con ampi e pedissequi richiami coloristici alla tonalità. I lavori di Mulè, compresa la produzione cameristica ed i brani sinfonici, sono generalmente pervasi da un folklorismo strapaesano, spesso riferentesi alla sua regione natìa, che rispecchia fedelmente i dettami della cultura fascista.

fonte: wikipedia

fonte: Andrea Sessa, Il melodramma italiano 1901-1925

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