Ernesto Consolo
Persona
pianista
, Londra, Regno Unito / , Firenze
Biografia
Pianista, nato a Londra da genitori italiani. Fu allievo di Giovanni Sgambati a Roma e di Carl Reinecke a Lipsia. Con un memorabile concerto tenuto nel dicembre del 1890 nella Sala del Conservatorio di Milano iniziò la sua brillante carriera, che lo vide dapprima in Germania (1896), poi a Parigi (1905), in Svezia, Norvegia, Danimarca (1905) e infine in America dove, dal 1906 al 1909 diresse la classe superiore di pf. al Musical College di Chicago. Tornato in Europa, continuò le sue trionfali tournées. Formò un duo insieme al violinista Arrigo Serato, ma in formazione cameristica collaborò con altri solisti: a Lugano in particolare si ricordano i suoi concerti con Enrico Polo (1913), con il violinista piemontese allora residente nella città ticinese Carlo Zino (1915) e con à César Thomson (1915). Insegnò per un certo tempo al cons. di Ginevra ("classe de vírtuosité") e in seguito fu prof. all'Istituto Musicale di Firenze. Pianista apprezzato per il tocco perlato, la tecnica superba e la efficace caratterizzazione stilistica delle sue esec., il Consolo è ricordato anche come compos. di mus. per pf. e revisore della letteratura classica dello strumento: l'edizione da lui curata delle sonate di Beethoven fu pubblicata a Milano da Ricordi. Dopo aver sposato la figlia del console svìzzero a Milano (Kramer), per anni visse a Lugano in una villa di Montarina, detta allora appunto "Villa Consolo". A Lugano partecipò intensamente alla locale vita mus. e, oltre ai concerti già menzionati, è da ricordare in particolare un concerto che lo vide apparire nel 1924 nella sede degli "Amici della Musica" insieme al violinista Serato e al violoncellista Mainardi. Ma i suoi interessi andavan oltre la mus., come dimostra la fraterna amicizia che lo legò allo scrittore Francesco Chiesa.
BIBL.: C. Schmidl, Dizionario Universale deí Musicisti, I, Milano 1926, 363-64; P. Bianconi, Colloqui con Francesco Chiesa, Bellinzona 1956, 129; M. Agliati, I1 Teatro Apollo di Lugano, Lugano 1967, 229.
fonte: http://www.ricercamusica.ch/dizionario/241.html