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Pietro Clausetti

Persona

compositore

, Napoli / , Roma


Biografia   

Pietro, figlio di Carlo e di Margherita Cosselli Kuh, nacque a Napoli il 2 gennaio dell'anno 1904. La sua formazione avvenne tuttavia nella città di Milano, dove la famiglia si era trasferita nel 1912. A diciotto anni, nel 1922, si diplomò in composizione dopo aver studiato al conservatorio "G. Verdi" di Milano con G. Orefice. Venne chiamato alla Scala da Toscanini come maestro sostituto, ma dopo una breve carriera direttoriale (per qualche tempo fu anche al S. Carlo di Napoli) si dedicò esclusivamente alla composizione.

Scrisse alcune liriche, due canzoni a 5 voci: L'ombra dei boschi d'Aser e Saltavanninfe (1923); È nel mio sogno (1925, testo di V. Aganoor Pompili); Et s'il revenait un jour (1929, testo di M. Maeterlinck); Fantasia (1929, testo di G. Marradi), un Trio per flauto, arpa e viola, una Sonata in la per violino e pianoforte (1923). In seguito un severo senso di autocritica lo indusse ad un periodo di silenzio; e solo dopo alcuni anni riprese a comporre scrivendo altra musica da camera fra cui due poemetti per pianoforte e voce su testi popolari greci, La sposa fedele e L'infedele, le musiche di scena per la fiaba musicale Alì Babà (Milano 1936), teatro Arcimboldi, libretto di M. Tibaldi-Chiesa), Tre danze e finale per piccola orchestra (1936), e la cantata per coro e orchestra in dialetto romanesco San Giovanni Latterano (libretto di G. Zanazzo, eseguita ad Assisi nel 1949, poi ripresa il 20 sett. 1951 alla Scala sotto la direzione di Victor De Sabata).

Visse quasi sempre a Roma, e fu tra i primi musicisti italiani a comporre musica per film dopo l'avvento del cinema sonoro (Il cardinal Lambertini, 1934; Idue sergenti, 1936 e La capanna dell'amore, 1936). Tradusse inoltre in italiano alcuni libretti: Die tote Stadt (La città morta, 1925) di E. Korngold su testo di P. Schott; The Unicorn, the Gorgon and the Manticore (L'unicorno,la Gorgona e la manticora, 1957) di G. C. Menotti, autore anche del testo; L'Heure espagnole (Milano, teatro La Scala, 1929, testo di Franc-Nohain) e L'Enfant et les sortilèges (testo di Colette) di M. Ravel.

Pietro morì a Roma l'8 apr. 1963.

fonte: Dizionario Biografico degli Italiani, voce a cura di Michelangelo Pascale (treccani.it)

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Documenti: corrispondenza