Lyda Borelli
Persona
attore
, Genova / , Roma
Biografia
Lyda Borelli (Genova, 22 marzo 1884 – Roma, 2 giugno 1959) è stata un'attrice teatrale, attrice cinematografica e diva del cinema muto italiana.
Nata a Genova 22 marzo 1887 e morta a Roma il 2 giugno 1959 in una famiglia di artisti (il padre Napoleone, la madre Cesira Banti e la sorella Alda erano attori), Lyda Borelli cominciò la sua carriera in teatro, dove debuttò bambina ne I due derelitti in coppia prima con Paola Pezzaglia, poi con Mercedes Brignone. Nel 1904 fece parte della compagnia di Virgilio Talli con Emma Gramatica e recitò nella prima rappresentazione de La figlia di Jorio di Gabriele D'Annunzio, nel ruolo di Favetta. In breve tempo diventò una delle prime donne più apprezzate e celebri del teatro italiano, considerata l'erede della grande Eleonora Duse, accanto alla quale recitò nel 1905.
Nel 1913, mentre era alla compagnia Piperno-Borelli-Gandusio (diretta da Flavio Andò), partecipò al suo primo film, Ma l'amor mio non muore diretto da Mario Caserini. La pellicola ebbe un grandissimo successo e Lyda Borelli diventò subito una divina amata e ammirata dal pubblico. Nacquero neologismi come "borellismo" e "borelleggiare" per descrivere il fenomeno di imitazione che aveva scatenato nel pubblico femminile. La sua fama era eguagliata solo dall'altra divina Francesca Bertini.
Lyda Borelli era un'attrice capace di grande espressività fisica, dalla gestualità ampia ed enfatica, che incontrava perfettamente i gusti della critica e degli spettatori dell'epoca. In assenza del sonoro, che in Italia arrivò verso la fine degli anni venti, nei film anche l'espressione di sensazioni e sentimenti poteva avvenire solo attraverso i gesti del corpo. Antonio Gramsci sull'Avanti scrisse di lei: "La Borelli è l'artista per eccellenza del film in cui la lingua è il corpo umano nella sua plasticità sempre rinnovantesi".
La carriera cinematografica di Lyda Borelli fu intensa ma molto breve. Durò appena cinque anni, in cui girò 13 film. Tra i suoi più grandi successi, Fior di male, Rapsodia satanica con le musiche di Pietro Mascagni e Malombra. Nel 1918 lasciò il cinema in seguito al matrimonio con il Conte Vittorio Cini. A Bologna è stata intitolata a lei la "Casa di riposo per artisti drammatici" che si trova in Via Saragozza 236, di fianco al Teatro delle Celebrazioni (di proprietà della casa di riposo), in Zona Stadio, nei pressi dell'Arco del Meloncello sotto al Colle di San Luca. È sepolta, assieme al marito, nel cimitero monumentale della Certosa di Ferrara.
fonte: wikipedia
Borèlli, Lyda. - Attrice italiana (La Spezia 1888 - Roma 1959), sorella di Alda; esordì (1901) con la compagnia di F. Pasta e V. Reiter; fu poi con V. Talli, I. Gramatica e O. Calabresi, con R. Ruggeri. In compagnia con Ruggeri (1909) si impose come prima donna del teatro italiano ugualmente incisiva sia nella commedia e nella pochade sia nella tragedia estetizzante allora di moda (La Gorgone di Benelli, 1913; Il ferro di D'Annunzio, 1914; Le nozze dei Centauri, 1915). Particolarmente fortunata la sua attività cinematografica (Ma l'amor mio non muore, 1913; La donna nuda, 1914; Malombra, 1916; Dramma di una notte, 1917). Nel 1917 formò compagnia con U. Piperno ma, sposato il conte Cini (1918), abbandonò l'attività d'attrice. Fu attrice prediletta del pubblico: inflessioni, gesti, atteggiamenti suoi furono di moda come espressione di uno stile e di un gusto significativi del tempo.
fonte: dizionario biografico degli italiani [treccani.it]