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Roberto Peli

Persona

fotografo

, Bologna / , Bologna

Bologna: Via Farini 10; Via Indipendenza 30

Reale Fotografia R.Peli Succ.A.Rabbi

Roberto Peli fu, per alcuni anni, uno dei lavoranti del francese Emilio Anriot,titolare, dall’aprile 1861, di un laboratorio fotografico a Bologna in via Mercato di Mezzo 56 (ultimo piano). A partire dal ’64 il Peli intraprese una attività fotografica propria e nel 1866 si mise in società con Pietro Poppi che aveva sciolto il suo precedente sodalizio con il cartolaio Adriano Lodi. La «Peli, Poppi & C.» si installò in Strada S. Mamolo n° 102, ma la società durò meno di un anno, probabilmente solo qualche mese. Nel 1876, avviene il trasferimento a Padova in «piazza Garibaldi. Palazzo Orlandi. 1209». Rientra definitivamente a Bologna nel 1878 aprendo uno studio in Via Farini n° 10 - Piazza Cavour e, successivamente, dal 1901 - 1902, anche in Via Indipendenza n° 30. Per un certo periodo Peli succedette,(1882) allo Studio Barbieri dirigendo quindi uno stabilimento fotografico anche a Modena, in Via Zono n° 8, più tardi rilevato da Gaetano Pavarotti. Partecipò, ottenendo una medaglia di bronzo, all’Esposizione Emiliana di Bologna del 1888. Il 1898 fu, per la ditta Peli, anno di trasformazioni. Cominciò ad offrire lavori eseguiti con vari procedimenti,al platino, al bromuro d’argento, al carbone,su porcellana, oltre ai soliti ingrandimenti. Alla morte del Peli, secondo le disposizioni testamentarie,i due stabilimenti fotografici di Via Farini n° 10 e Via Indipendenza n° 30 passarono,a Giulia Majani e ad Alberto Rabbi, quest’ultimo già direttore dello studio di Via Farini. Va precisato che solo «il diritto all’uso del nome della «Ditta Roberto Peli» rimase comune ai due dividendi. Denominazione che documenti ci indicano sia stata conservata soltanto da Giulia Majani e successivamente da Paolo Trevisani.



Biografia   

Indirizzo: Bologna, Via Farini 10 e Via Indipendenza 30

Peli, Roberto <fl. 1860-1918 ca.>
• Stabilimento fotografico Roberto Peli
• Fotografo attivo a Bologna in via Farini n. 10 telefono 452, ma anche a Udine in S. Cristoforo n. 888 nero come risulta dai marchi sui positivi

• Fonti: Biblioteca Panizzi. Sezione Fototeca. Catalogo in linea
• Aggiornamenti: 18/12/2011 Morgan Claudia (Funz. resp.)


fonte: biblioteche.comune.trieste.it

Reale Fotografia R. Peli - Succ. A. Rabbi - Corso Indipendenza 30 - Bologna


PELI, ROBERTO (1840 - 1910) - Nato a Bologna il 7 giugno 1840 Roberto Peli fu, per alcuni anni, uno dei lavoranti del francese Emilio Anriot,titolare, dall’aprile 1861, di un laboratorio fotografico a Bologna in via Mercato di Mezzo 56 (ultimo piano). A partire dal ’64 il Peli intraprese una attività fotografica propria che,scatenò il risentimento dell’ex datore di lavoro (Anriot), il quale promosse una denigratoria stampa contro gli ex collaboratori.Nel 1866 Roberto Peli si mise in società con Pietro Poppi che aveva sciolto il suo precedente sodalizio con il cartolaio Adriano Lodi. La «Peli, Poppi & C.» si installò in Strada S. Mamolo n° 102, nello stesso stabile in cui, dal settembre '64, aveva trasferito lo studio il francese Anriot.La società tra Peli e Poppi durò meno di un anno,probabilmente solo qualche mese. Nel 1876, avviene il trasferimento a Padova in «piazza Garibaldi. Palazzo Orlandi. 1209».Ancor prima del ritorno a Bologna,nell'ottobre 1878, la sua presenza in città è documentata da un articolo apparso sulla «Gazzetta dell’Emilia» del luglio 1877 nel quale venne segnalata la presentazione, da parte del Peli, di una collezione di ritratti «su vetri opali», «con processi inalterabili al carbone ... Al suo definitivo rientro in città,Roberto Peli aprì uno studio in Via Farini n° 10 - Piazza Cavour e, successivamente, dal 1901 - 1902, anche in Via Indipendenza n° 30. Per un certo periodo Peli succedette,(1882) allo Studio Barbieri dirigendo quindi uno stabilimento fotografico anche a Modena, in Via Zono n° 8, più tardi rilevato da Gaetano Pavarotti.Partecipò, ottenendo una medaglia di bronzo,all’Esposizione Emiliana di Bologna del 1888. Il 1898 fu, per la ditta Peli, anno di trasformazioni.Cominciò ad offrire lavori eseguiti con vari procedimenti,al platino, al bromuro d’argento, al carbone,su porcellana, oltre ai soliti ingrandimenti.Alla morte del Peli, avvenuta il 25 gennaio 1910,secondo le disposizioni testamentarie,i due stabilimenti fotografici di Via Farini n° 10 e Via Indipendenza n° 30 passarono,a Giulia Majani e ad Alberto Rabbi, quest’ultimo già direttore dello studio di Via Farini. Va precisato che solo «il diritto all’uso del nome della «Ditta Roberto Peli» rimase comune ai due dividendi. Denominazione che documenti ci indicano sia stata conservata soltanto da Giulia Majani e successivamente da Paolo Trevisani.


fonte: maremagnum.com/fotografie









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